Nelle mie ultime interviste ho notato che molte persone che si occupano di CSR e di sostenibilità lo fanno con grande passione. So che è così anche per te: ci dice brevemente come è nato l’interesse per questi temi?
A mio parere si tratta dei temi centrali su cui progettare un nuovo scenario di ripresa economica e sociale per il nostro paese. Inoltre, da funzionario pubblico che si occupa di comunicazione credo fermamente nel ruolo di enzima, di acceleratore di processi della P.A., che, essendo fatta di persone, ha il dovere di metterci visione, entusiasmo e passione. Diffondere cultura di responsabilità sociale e sensibilizzare soprattutto i giovani manager delle PMI, divulgando modelli efficaci, esempi e vantaggi concreti credo possa essere un buon contributo al cambiamento, non solo della mentalità, ma anche delle azioni che ne discendono, producendo indubbi vantaggi per i cittadini, nostro principale riferimento.

Il progetto CSRPiemonte va avanti da molti anni: anche a me è capitato di citarlo come esempio di iniziativa strategica e di collaborazione tra istituzioni. Quali sono secondo te gli elementi più interessanti e quali i risultati raggiunti?
Il progetto, avviato da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, ha via via coinvolto in modo attivo l’Università, Confindustria Piemonte, i poli di innovazione, le unioni industriali e le camere di commercio sul territorio, ma soprattutto più di 800 imprese, soprattutto piccole e medie, che hanno molto apprezzato l’approccio pragmatico del progetto e il fatto che abbiamo messo loro a disposizione strumenti utili per agire il cambiamento, esempi concreti, azioni immediatamente praticabili e di cui venivano quantificati i vantaggi. Oggi abbiamo un portale, www.csrpiemonte.it, molto ricco di contenuti, una rete consolidata ed in crescita, una collana editoriale Imprese responsabili con 12 titoli, laboratori territoriali di CSR in tutte le province e processi collaborativi tra imprese che stanno facendo nascere nuove opportunità sul territorio.

In questo ultimo periodo si parla molto (anche se non abbastanza) di spreco alimentare. La campagna Una Buona Occasionewww.unabuonaoccasione.it – alla quale hai collaborato mi sembra un esempio di come possono lavorare insieme attori diversi. Ci dai un veloce aggiornamento di come sta proseguendo l’iniziativa?
Per dirla con le parole del collega Roberto Corgnati, coordinatore del progetto, “a distanza di un anno dall’attivazione in rete della piattaforma www.unabuonaoccasione.it e dopo tre mesi dall’essere stata insignita, da parte del Ministro Galletti, del Premio Vivere a Spreco Zero (24 novembre 2014), l’iniziativa di lotta agli sprechi alimentari della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta vive una nuova fase a partire dal 25 marzo. La quasi totalità dei negozi specializzati in alimenti bio presenti nelle due Regioni (100 su 110) e tutte le “botteghe del mondo” (50 punti vendita del commercio equo solidale) diverranno parte attiva, con la diffusione di materiale informativo (pieghevoli, opuscoli, locandine) e con offerte promozionali di prodotti alimentari in prossimità di scadenza, della campagna di sensibilizzazione “Chi mangia bio spreca zero” che vuole raggiungere più di 100.000 consumatori. Questa iniziativa segue la campagna Alla ricerca del risparmio virtuoso che ha coinvolto quasi 500.000 clienti della GDO e il programma educativo Just Eat It con più di 10.000 studenti delle scuole superiori protagonisti di dibattiti e incontri formativi. Seguiranno “Uniti contro lo spreco” che vedrà accomunati 1.280 Comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta in azioni di contrasto degli sprechi alimentari, l’attivazione di una App con consigli sulle corrette modalità di conservazione degli alimenti, sull’esatta porzionatura e sulla cucina degli avanzi, la realizzazione di un cartoon “Il cibo smarrito: missione recupero” ed una massiccia campagna educativa rivolta ai ragazzi in età preadolescenziale”. Naturalmente porteremo anche questo fondamentale e stimolante tema all’Expo2015, nella settimana che ci vedrà protagonisti nel palinsesto di Padiglione Italia dal 19 al 25 giugno.

Riccardo Lombardo, laurea in Scienze della Formazione e DAMS, è un comunicatore pubblico. Proveniente da esperienze nel settore privato come autore di programmi televisivi all’inizio degli anni ’90 per Mediaset (allora Fininvest) e come autore radiofonico (Reporter 93 e Gru Radio), ha operato ed opera nel campo della progettazione di eventi e della promozione territoriale. Dal 1997 si occupa di comunicazione e di marketing istituzionale presso la Regione Piemonte, Direzione Comunicazione Istituzionale, per cui ha curato la realizzazione strategica ed operativa di campagne di sensibilizzazione e di informazione e la partecipazione a grandi eventi, tra cui le Olimpiadi Torino 2006. È coordinatore dal 2002 del Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in Piemonte, che ha contribuito a fondare ed è esperto nella comunicazione dei Fondi Strutturali europei e della Responabilità Sociale di Impresa.