L’ospite di questa settimana del mio blog è Fabiola De Toffol, responsabile del circuito Umbrex, una start up molto particolare.

Ciao Fabiola e benvenuta sul mio blog. Ci spieghi cosa è Umbrex?
Circuito Umbrex www.circuitoumbrex.net è il mercato complementare che accoglie operatori economici interessati a promuovere le proprie attività nel territorio regionale. Grazie ai prodotti e servizi messi a disposizione dal Circuito possono farsi conoscere, incrementare le vendite, disporre di un conto corrente aggiuntivo su cui far transitare almeno il 25% del valore degli affari generati all’interno del Circuito Umbrex, disporre di una anticipazione in conto corrente proporzionale al giro d’affari presumibilmente realizzabile all’interno del Circuito per sostenere spese aziendali correnti o nuovi investimenti. È una innovativa modalità di referral marketing che utilizza strumenti e servizi pensati per far circolare ricchezza nel territorio in cui si lavora, ed è sostenuta dalla fiducia reciproca tra imprenditori che li utilizzano.

Per essere presenti nel mercato Umbrex si paga un canone annuo, e lo strumento principale per operare è il Conto Umbrex (1 Umbrex equivale ad 1 euro, non convertibile).
Ad ogni azienda è accordabile un massimale di spesa per anticipare acquisti nel circuito (c.d. anticipazione di spesa). Ad ogni acquisto il conto dell’acquirente viene addebitato per un ammontare pari al prezzo di vendita euro del bene/servizio acquistato; viceversa il conto del fornitore sarà accreditato per un pari importo. La bilancia commerciale deve essere tenuta in equilibrio in quanto nell’arco temporale di un anno le transazioni devono compensarsi, poiché gli Umbrex guadagnati non sono in nessun caso convertibili in euro.

Le aziende che evidenziano un saldo negativo potranno portare a pareggio il proprio conto semplicemente effettuando vendite presso altre aziende aderenti al circuito; allo stesso modo le aziende con saldo attivo potranno monetizzare i Crediti Umbrex accumulati facendo acquisti presso le altre imprese iscritte.

Il circuito consente pertanto alle aziende di acquistare ciò che altrimenti non avrebbero potuto permettersi e, allo stesso modo, di pagare i propri acquisti vendendo ciò che altrimenti non avrebbero venduto. In questa maniera le aziende hanno la possibilità di finanziarsi reciprocamente a tasso zero attraverso la propria capacità produttiva inutilizzata, limitando la necessità di accedere al credito tradizionale.

Che ruolo ha avuto la cooperativa Link3c per lo sviluppo del circuito?
È gestito da Link3c, una società cooperativa a responsabilità limitata, costituita per avviare le transazioni economiche del Circuito Umbrex, assicurare il continuo equilibrio nelle compensazioni, curare lo sviluppo equilibrato del Circuito stesso garantendo la sicurezza e vigilando sulla trasparenza ed eticità delle transazioni.

La proposta della impresa cooperativa è venuta da Anna Pasquino, mia socia, che conosce a fondo le opportunità offerte da tale forma di impresa. Per andare lontano con lo sviluppo di un circuito di credito reciproco commerciale come il nostro c’è davvero bisogno di partire insieme: a chi crede nei valori della responsabilità sociale d’impresa, a chi intende promuovere economia civile e rispettosa del territorio, a chi vuole affermare modalità genuine e trasparenti di economia collaborativa.

Al momento della costituzione abbiamo perciò previsto una innovativa modalità di equity funding, sfruttando le agevolazioni previste per chi, come Link3c soc. coop. è impresa start up registrata.

Hanno creduto in noi persone, imprenditori e professionisti innovatori e rispettosi del territorio in cui vivono.
Ci fa piacere averli nella compagine sociale di un’impresa che, volente o nolente, è costretta a confrontarsi con le turbolenze inevitabili nell’avvio di un’attività sfidante anche dal punto di vista sociale e culturale, oltre che economico, come la nostra.

Sul vostro sito si legge che già collaborano centinaia di imprese e professionisti in tutta l’Umbria: a che punto siete?
Ad oggi il Circuito Umbrex è stato avviato, conta più di 200 conti attivi e ne è stata verificata l’utilità in termini di aumento delle relazioni d’affari: un valore di oltre € 700.000 di transazioni in un anno, una piccola ma significativa ricchezza che nel nostro territorio non sarebbe stata prodotta senza Circuito Umbrex!

A questi si aggiungono i conti delle imprese che operano nei Circuiti più maturi del nostro: circa 12.000 in 12 regioni italiane, che rendono molto interessante presentarsi e sperimentare il nuovo modo di vendere e comprare che proponiamo.

Quali sono i vostri programmi per il 2018?
Affermarci come player di interessanti progetti di sviluppo locale: dal welfare aziendale al marketing territoriale; dalla lotta alle nuove povertà fino allo sviluppo di filiere quali, ad esempio, quella dell’efficientamento energetico o della mobilità elettrica.

Ma dobbiamo diventare tanti, più rapidamente possibile. Contiamo di farlo anche grazie al passaparola di chi ci conosce.