WAY2GLOBAL

L’ospite di questa settimana è Laura Gori di Way2Global.

Ciao Laura e benvenuta sul mio blog. Quando è nata Way2Global e qual è la vostra missione?
Ciao Rossella, grazie a te per questa gradita opportunità. Way2Global è nata il 2 agosto 2017 con la missione di favorire comunicazione e comprensione, e aiutare quindi aziende, organizzazioni e persone a superare le barriere linguistiche e culturali, per un mondo migliore, inclusivo e solidale.
Non a caso l’attività di traduzione, nostro core business, è stata proclamata dall’ONU uno strumento sostenibile che unisce le persone al di là di confini, lingue e culture. Way2Global vive questa investitura con orgoglio, senso di responsabilità e la stessa fervida passione che mi ha indotto a costituire la mia neonata startup come Società Benefit, un nuovo paradigma di impresa evoluta e sostenibile, che per statuto oltre al profitto promuove impatto sociale e ambientale.

Ho letto che Way2Global “significa tanto traduzioni quanto innovazione”: quali sono gli aspetti della vostra attività che ritieni più innovativi?
La carica innovativa di Way2Global è racchiusa nella potenza del claim “La B Corp che unisce il mondo”, una visione ambiziosa che con il suo fascino ispirazionale polarizza energie e talenti della nostra Community di stakeholder e declina l’innovazione tecnologica in chiave sociale.
Il nostro settore, la cosiddetta “Language Industry”, è un’industria matura interessata come poche altre dalla rivoluzione digitale e dalla globalizzazione. Fatta per l’80% di IT, è dominata da intelligenza artificiale (AI), deep learning, MT (Machine Translation), reti neurali, Big Data, Corpora e Analytics, che fanno dell’innovazione una scelta obbligata.
Giovane e grintosa spin-off ad alto tasso di Millennial, ma forte dei 30 anni di esperienza della società madre, Way2Global è il digital globalizer delle aziende: porta all’estero la clientela dispiegando il suo arsenale di competenze e risorse 2.0 tipiche di una startup nativa digitale.
E nel nostro percorso di crescita, la tecnologia virtualizzata ora più accessibile con il web, le reti e la sharing economy ci ha reso la vita più facile: in un’economia dove i dati sono l’asset supremo, anche una pmi agile, snella e capace come noi di sfruttare tutta la potenza del digitale e dell’AI ha potuto rapidamente trasformarsi in un’organizzazione esponenziale, pensare in grande e competere con i colossi del settore finora inarrivabili. E scalare in direzione globale fino a diventare una multinazionale tascabile grintosa e dirompente.
Ma non ci basta essere gamechanger tecnologici. Vogliamo che la nostra visione della “(Language) Industry 4.0” diventi volano di innovazione con impatto sociale. Tutti i nostri progetti R&S prevedono lo sviluppo di piattaforme, network e ambienti di lavoro inclusivi, dove il substrato IT abilita e alimenta i rapporti con la nostra Community.
La nostra è una storia di Technology Transfer, Open Innovation e Capacity Building. Amiamo lavorare come incubatore e aggregatore di talenti e fare sistema con il mondo accademico e i centri di ricerca e di eccellenza tecnologica per anticipare il cambiamento.  Ecco, questa è la nostra idea di innovazione.

Perché avete scelto di essere una Società Benefit?
Perché crediamo in questa nuova concezione d’impresa che non cerca solo il profitto, ma decide di farsi carico del bene del pianeta e di generare più valore per il mondo rispetto alle risorse che consuma, per regalare un futuro migliore alle generazioni che verranno.
Reinventare il concetto di business in chiave di sostenibilità è la filosofia delle B Corp che ha conferito un senso più alto e nobile al mio fare impresa, mai come oggi in un mondo che agonizza e in un sistema che evidenzia inesorabile le sue carenze. Oltre che nel claim “la traduzione che unisce il mondo”, il nostro DNA di Società Benefit si esprime nella cura che dedichiamo a persone, governo dell’azienda, relazioni con la Community ed ecosistema in senso lato.

Ci fai qualche esempio di attività di valore sociale che realizzate oltre che per i traduttori anche per altri stakeholder?
In chiave di apertura al territorio e alla comunità, oltre a promuovere programmi R&S sulle nuove tecnologie digitali, ospitiamo in azienda stage e progetti universitari in ambiti anche diversi dalla traduzione quali marketing o amministrazione.
In tema di ecosostenibilità, grazie alla partnership con la B Corp Treedom, a Natale 2018 abbiamo varato l’azione #regalatiunaforesta piantando oltre 200 alberi in Kenya per assorbire il totale di CO2 che produciamo con la nostra attività, azzerare la nostra carbon footprint e offrire ai clienti soluzioni di traduzione 100% carbon-free.
Altra missione d’impatto fonte di soddisfazione è il progetto TOP (Translation Opinion Poll), indagine condotta nel 2018 in partnership con un pool di università italiane e straniere per profilare la figura professionale del moderno traduttore e aiutare il mondo accademico a ottimizzare la sua offerta formativa.
A latere, donando 1 euro per ogni questionario compilato, abbiamo sostenuto la onlus statunitense Translators Without Borders (TWB), che fornisce assistenza linguistica e traduzioni “salvavita” a organizzazioni umanitarie di tutto il mondo.
Infine, avendo sempre guidato aziende a prevalenza femminile, sostengo a titolo personale iniziative di parità di genere e women empowerment sia in posizioni apicali sia in ambito tecnologico (es. iniziativa milanese STEMinthecity).

Programmi per il futuro?
Troppi! Way2Global è una fucina di progettualità in stato permanente continuo. “Made in B Italy” ad esempio punta a diffondere il modello d’innovazione sociale delle Società Benefit all’estero per innescare una contaminazione virtuosa.
A titolo di sperimentazione pionieristica stiamo anche lavorando all’integrazione degli SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU nel nostro Sistema ISO per la Gestione della Qualità.
In ottica di Open Innovation con atenei locali ed europei, abbiamo ideato il progetto Way2Academy per riunire sotto uno stesso cappello organico tutte le nostre iniziative in ambito formativo.
Siamo convinti che la complessità di questo momento storico sia anche una forma di ricchezza, che consente di pensare in grande e cogliere opportunità esponenziali finora inaccessibili. E che questa sia un’epoca straordinaria per fare impresa e progettare futuro sostenibile!

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