Ottimizzare i processi aziendali gestendo meglio i dati ed evitando lo spreco alimentare: questa la missione di Tuidi, una startup nata recentemente a Putignano in provincia di Bari.
I due fondatori (Vincenzo Morelli, data scientist pugliese, e Giulio Martinacci, toscano laureato in Bocconi) si propongono di aiutare i player del settore alimentare ad ottimizzare le scorte di cibo.
Per consentire ai supermercati di migliorare la gestione delle scorte evitando lo scaffale vuoto, Tuidi utilizza l’intelligenza artificiale che genera una previsione attendibile della domanda e permette di ottimizzare i processi dell’industria alimentare. Grazie a un assistente virtuale che prende in considerazioni variabili esterne come meteo, festività e concorrenza, è possibile prevedere le vendite, decidere le quantità da acquistare, minimizzare rotture di stock, esuberi di magazzino e il conseguente spreco alimentare.
Nel caso in cui le insegne della GDO dovessero gestire le eccedenze, entra in gioco Regusto, un portale per la gestione dei prodotti a rischio spreco. Attraverso questa piattaforma le aziende possono donare e vendere i propri prodotti, che vengono messi a disposizione della rete di oltre 700 Enti del Terzo Settore che li ridistribuiscono a persone in difficoltà. Regusto è anche in grado di rendicontare e certificare (tramite blockchain) le proprie attività a impatto positivo.

Cosa c’è di nuovo
Interessante la collaborazione tra due realtà che hanno in comune un unico obiettivo: ridurre lo spreco alimentare che in Italia – ma non solo – rappresenta un problema non ancora del tutto risolto.