Questa settimana torno a proporre una riflessione sull’importanza, e l’utilità, di mettere in campo partnership tra soggetti diversi. Nel caso di cui vi parlo, la collaborazione mira a far crescere la cultura ambientale e migliorare la sostenibilità di un territorio.
I protagonisti dell’iniziativa, che ha previsto la posa di centinaia di alberelli in un’area urbana, sono quattro: un’organizzazione non profit (Rete Clima®), un’impresa (Compass), un’amministrazione locale (Comune di Cantù) e i bambini delle scuole elementari della zona.
Cosa hanno fatto i vari attori? E con quali vantaggi?
Rete Clima® ha portato avanti la sua missione: realizzare sistemi forestali conservativi capaci di assorbire CO2 atmosferica e promuovere la cultura della sostenibilità.
Compass, del Gruppo Mediobanca, ha compensato le emissioni di gas serra del suo giornale aziendale facendosi così carico di una parte degli impatti ambientali legati al suo business, inquadrando tale azione in una più ampia campagna di CSR. Inoltre ha coinvolto i dipendenti nella messa a dimora degli alberelli, un’attività sul campo che ha rafforzato il senso di appartenenza aziendale.
Il Comune di Cantù ha messo a disposizione gli spazi e ha così potuto ottenere una nuova area verde urbana a costo zero, con benefici per tutti i cittadini.
Le scuole hanno coinvolto i bambini nell’attività di messa a dimora forestale insieme ai dipendenti di Compass, rendendoli partecipi di un progetto a tutela dell’ambiente che promuove comportamenti sostenibili sul piano economico, sociale e ambientale: grazie ai proventi delle compensazioni aziendali, le classi terze delle elementari di Cantù stanno anche partecipando ad un programma di educazione ambientale nell’ambito del progetto Il respiro dell’albero gestito da educatori ambientali del network di Rete Clima®.
Un esempio di come la collaborazione tra soggetti con finalità e competenze diverse possa produrre risultati e vantaggi per tutti. Un progetto di sostenibilità locale e globale da imitare.