Il Vespaio, creatività e sostenibilità

Da anni ilVespaio promuove l’economia circolare in modo concreto. Questo network di professionisti impegnati nell’ecodesign – creativi, ricercatori ed educatori – progetta e gestisce iniziative educative rivolte ad un pubblico ampio anche se con un’attenzione particolare ai bambini.
ilVespaio analizza scarti di produzione aziendale o rifiuti di eventi, e li trasforma in nuovi prodotti o nuovi allestimenti. Ogni occasione è utile per sensibilizzare le persone: dalle mostre interattive per le scuole agli eventi all’aperto. Ma anche workshop, progetti digital, video didattici, murales.
Nelle ultime edizioni del Salone della CSR, ilVespaio ha progettato diverse iniziative che sono state sempre apprezzate dai partecipanti.
In questi anni ilVespaio si è concentrato molto sul tema della lotta alla plastica: sono state realizzate alcune macchine in grado di tritare gli imballaggi raccolti e trasformarli in oggetti di plastica riciclata.

Cosa c’è di nuovo
Interessante la scelta del nome che fa riferimento alla natura ed esprime dinamismo e caos creativo. Le vespe sono insetti considerati dall’uomo inutili e fastidiosi, ma sono importanti per l’impollinazione. Al contrario delle api, non si fanno addomesticare e anzi sfruttano solai e sottotetti per creare il loro nido.

Capannori e la raccolta differenziata

Il Comune di Capannori nel 2007 è stato il primo Comune d’Italia ad aderire alla strategia Rifiuti Zero. Da allora è diventato un punto di riferimento nel panorama internazionale e nazionale per la gestione dei rifiuti e per l’attuazione di buone pratiche ambientali. La comunità di Capannori è stata protagonista, e lo è tutt’ora, di una rivoluzione culturale che è nata con l’introduzione del sistema di raccolta “porta a porta” e che si sta evolvendo nell’economia circolare.
Tra i progetti in corso da segnalare “la spesa alla spina”: detersivi, bibite, pasta, biscotti e molti altri prodotti possono essere comprati riutilizzando i propri contenitori ed è partita la sperimentazione di sacchetti dell’immondizia dotati di microchip. In questo modo è possibile controllare quante volte il cittadino mette in strada il sacco nero della raccolta indifferenziata e in base al numero di esposizioni calcolare la tassa sui rifiuti, incentivando così il compostaggio domestico dei rifiuti organici e una sempre più attenta raccolta differenziata.

Cosa c’è di nuovo
Capannori è uno dei 130 i comuni che hanno adottato la delibera Rifiuti Zero. Anche in questo caso, come nella lotta alla plastica monouso, gli enti locali possono fare molto per la salvaguardia del territorio e più in generale per contenere i problemi dell’inquinamento.

Sant’Antioco e la lotta alla plastica

Il Comune di Sant’Antioco (isola della Sardegna a 90 km da Cagliari) si è distinto per una lunga lotta alla plastica monouso, un percorso iniziato nove anni fa che ha visto un ulteriore sviluppo nel corso del 2020.
Per preservare l’ambiente, l’amministrazione comunale, ha infatti approvato un’ordinanza con cui da marzo 2020 il comune è ufficialmente plastic free. A partire da questa data, a tutti gli esercenti di generi alimentari, comprese le attività legate alla ristorazione e agli stabilimenti balneari, è fatto divieto di usare plastica monouso e non biodegradabile quali piatti, bicchieri, cannucce, posate, cotton fioc e mescolatori di bevande.
Purtroppo in fase di emergenza Covid sembra essere tornati indietro. Come è noto le misure di contenimento del contagio passano dall’uso di dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti ma anche dall’utilizzo di schermi in plexiglass o altri materiali plastici in molti luoghi pubblici, bicchieri, posate e tazzine di plastica per la ristorazione collettiva.
Riuscirà l’amministrazione comunale di Sant’Antioco a mantenere i suoi obiettivi?

Cosa c’è di nuovo
Gli enti locali possono fare molto per ridurre il problema dell’inquinamento da plastica nel mare: questa piccola realtà è un esempio concreto che va in questa direzione.