Verde 21

L’ospite di questa settimana del mio blog è Amerigo Della Pina, CEO di Verde 21.

Ciao Amerigo e benvenuto sul mio blog. Verde21 ha sviluppato delle macchine che producono e accumulano energia utilizzando solo fonti rinnovabili. Le avete chiamate Dynamo. Ci puoi raccontare?
Dynamai in greco antico significava “Io posso”; il nostro obiettivo quando abbiamo pensato per la prima volta a Dynamo era quello di creare macchine capaci di produrre e accumulare energia nel migliore dei modi possibile, senza compromessi, per condurre alla transizione verso l’esclusivo utilizzo di fonti rinnovabili e gratuite. Le nostre macchine possono produrre e accumulare energia elettrica e termica (riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda)  utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili,  soddisfacendo così i consumi energetici di un edificio.  Le Dynamo sono macchine definite multi-sorgente, che combinano i flussi energetici di sole, aria, acqua e terra per raggiungere una elevata efficienza  e una importante indipendenza dalle fonti fossili.

Le macchine hanno un design “diverso” dai consueti impianti a fonti rinnovabili, con l’obiettivo di trasformare un punto di debolezza degli impianti tecnologici, l’aspetto estetico, in un fattore di prestigio e originalità. Per le Aziende e le Pubbliche Amministrazioni installare una Dynamo può diventare così anche un efficace mezzo di comunicazione, un simbolo iconico di rispetto per l’ambiente e la sostenibilità.

Verde21 ha la porta aperta a soci e investitori. Cosa significa?
Fin dalla fondazione della Società la nostra idea è stata quella di coinvolgere nuovi e numerosi soci, che potessero apportare non solo capitali, ma anche e soprattutto esperienze e valori. Per questo abbiamo avviato e concluso con successo una campagna di Equity Crowd Fuding attraverso il Portale autorizzato Consob StarsUp.it.

E il risultato è stato interessante, dato che adesso la compagine sociale è composta da quasi 60 soci, dai 3 iniziali, e che hanno aderito non solo privati ma anche aziende, tra le quali Banca Etica e altri importanti partner commerciali e industriali.

Come è composto il vostro staff?
Attualmente siamo in 3, i soci fondatori. Io sono l’amministratore dell’azienda e ho conseguito un Dottorato in Analisi e Governance dello Sviluppo Sostenibile a Venezia. Il Prof. Marco Simonetti, professore di ruolo al Politecnico di Torino, esperto in Energetica coordina le attività di Ricerca e Sviluppo, mentre il Dott. Simone Olivetti, legale, si occupa degli aspetti legati alla contrattualistica e ai rapporti con le altre aziende partner. Stiamo però iniziandoci a strutturare e abbiamo avviato la ricerca di due nuovi collaboratori per la parte tecnica e amministrativa.

Il tema delle energie rinnovabili è oggi di grande attualità. Come si inserisce Verde 21 in questo mercato in continua evoluzione?
Con Dynamo la nostra idea è quella di portare all’interno di un mercato in rapida crescita e piena evoluzione due concetti se vogliamo ancora poco sviluppati: l’integrazione nell’utilizzo delle diverse forme di energia rinnovabile e il design industriale. In particolare abbiamo trovato molto curioso il fatto che in Italia, regina del design a livello mondiale, ancora pochissime realtà abbiano voluto valorizzare l’innovazione tecnologica  attraverso la creatività tipica del Bel Paese.

Per concludere, quali sono i vostri programmi per il 2018?
Adesso proseguiremo su due strade principali; la prima è quella della commercializzazione delle Dynamo in Italia, UE e paesi extra UE, l’altra è quella della industrializzazione del prodotto.

Installeremo a breve una macchina a Salisburgo, una macchina a Kiev e alcune macchine in Italia in luoghi di particolare prestigio. Inoltre abbiamo una importante collaborazione con il Polo Tecnologico di Navacchio ( Pisa) per un progetto di internazionalizzazione in Cina e un progetto di espansione in Africa Australe.

Per quanto riguarda l’industrializzazione abbiamo acquisito un nuovo socio ( Lu.Mar. SRL di Livorno) che costituirà il nostro braccio operativo. È un’azienda con circa 40 dipendenti che si occupa di impiantistica da 30 anni e che si occuperà della produzione delle macchine, del trasporto, dell’installazione e della manutenzione post vendita. Tutta la filiera Dynamo sarà quindi fatta “in casa”. Abbiamo intenzione di mettere in commercio circa 18 modelli di Dynamo di modo da coprire le esigenze di edifici dai 200 ai 4000 metri quadrati.