Carrefour e la Settimana della Transizione Alimentare

La buona notizia di questa settimana arriva da Carrefour che ha dato vita alla prima edizione della Settimana della Transizione Alimentare per promuovere un cambiamento nelle abitudini dei consumatori. Dal 30 ottobre all’8 novembre nei supermercati e ipermercati Carrefour i clienti hanno potuto trovare in un’area dedicata ad alcuni prodotti selezionati e promossi in base alle loro caratteristiche sostenibili. Nel programma sono state coinvolte 19 multinazionali con le quali Carrefour ha siglato un patto di impegno e di responsabilità in tema di Transizione Alimentare: Barilla, Bel, Bonduelle, Colgate, Danone, Essity, Findus, General Mills, Gruppo Sanpellegrino-Nestlé Waters, Henkel, Johnson Johnson, Kellogg’s, L’Oreal, Mars, McCain, Mondelez, P&G, PepsiCo e Unilever.
I criteri di selezione dei partner indicati da Carrefour sono: packaging sostenibile e con chiare istruzioni sul corretto riciclo degli imballaggi; collaborazione con produttori che operano nel pieno rispetto della natura; incoraggiamento di pratiche agricole sostenibili e sostegno alla biodiversità; produzioni con ridotto impatto sul cambiamento climatico, attraverso pratiche antispreco alimentare; informazioni chiare su valori nutrizionali e provenienza delle materie prime.
Il progetto, lanciato da Carrefour a livello europeo in altri cinque Paesi oltre l’Italia (Polonia, Romania, Spagna, Belgio e Francia) rientra nel programma Act for Food avviato nel 2018 con l’obiettivo di diventare leader mondiale nella Transizione Alimentare per tutti. Un impegno che significa per l’azienda controllo delle filiere, accessibilità al biologico, difesa dei produttori locali e valorizzazione delle eccellenze del territorio.

Cosa c’è di nuovo
L’idea della Transizione Alimentare sottolinea ulteriormente il ruolo che la distribuzione organizzata può avere per promuovere un reale cambiamento negli stili di vita e di consumo.
Un fattore che rende ancor più interessante l’iniziativa è la collaborazione tra tanti brand importanti.

Edilmag

L’ospite di questa settimana del mio blog è Christian Ricciarini, COO e Co Founder di Edilmag, una startup innovativa che ha realizzato una piattaforma di sharing economy per la condivisione di magazzini, attrezzature e materiali edili.

Ciao Christian e benvenuto sul mio blog. Quando nasce Edilmag?
Edilmag nasce nel 2016 da un’idea dell’architetto Rodolfo Brandi, un imprenditore edile e Presidente della Scuola Edile e CPT di Pesaro Urbino. Rodolfo, anche per il suo ruolo istituzionale, ha sentito l’esigenza di fare qualcosa di concreto per aiutare il settore delle costruzioni, profondamente colpito dalla crisi economica. Io ho un passato come manager di un’importante impresa di costruzioni e attualmente sono co-founder di altre startup. Quando ho ascoltato l’idea di Rodolfo ho subito pensato che fosse un progetto vincente e insieme a un’altra mia startup Officine Creative Marchigiane abbiamo realizzato Edilmag.

Quali sono i valori e i principi che stanno alla base delle vostre scelte?
Edilmag nasce con la piattaforma di sharing economy ma in realtà ha al suo interno una divisione Research & Innovation che ha già realizzato due brevetti di strumenti innovativi per l’edilizia (I-Link– dispositivo per misurare la profondità di scavo – e il pozzetto telescopico).
Tutti questi progetti sono collegati da un principio fondamentale, ovvero la volontà di sostenere concretamente le imprese edili attraverso l’innovazione dei processi; il settore delle costruzioni purtroppo è uno di quelli che meno di altri ha recepito la digitalizzazione e utilizza gli stessi strumenti dagli anni ’60.

Ho letto che nel 2017 Edilmag è stata tra i premiati di Edison Pulse. Ci racconti come è andata?
Tutto è partito da un episodio accaduto a Comunanza (AP), uno dei paesi del centro Italia segnati profondamente nel 2016 dal tristemente noto sciame sismico. In aggiunta al sisma Comunanza, e tanti altri comuni marchigiani e abruzzesi, è stata colpita da importantissime nevicate che hanno creato ulteriori difficoltà nei soccorsi. La Protezione Civile locale aveva necessità di reperire in brevissimo tempo una pala gommata per liberare urgentemente una strada per prestare soccorso ad una famiglia bisognosa di cure. Il comune ha pensato di utilizzare Edilmag per reperire la pala dalle imprese edili locali, ottenendo come risultato il macchinario richiesto in sole 2 ore. Il conseguente intervento ha permesso di prestare un rapido soccorso alla famiglia in difficoltà, riducendo sensibilmente i tempi per reperire in maniera tradizionale il macchinario richiesto. Questo è stato uno dei motivi che ci ha spinto a candidarci al contest di Edison dedicato alle startup innovative, che abbiamo poi vinto nella categoria “Ricostruzione Sisma”. Da allora la Protezione Civile si è interessata ad Edilmag e abbiamo già definito alcune partnership locali con loro per l’utilizzo della nostra piattaforma. Un esempio di questi accordi è l’evento in cui abbiamo consegnato ufficialmente ai 16 comuni di Rieti e alla Protezione Civile le credenziali omaggio del nostro servizio. Anche questa mission sociale ha assunto una primaria importanza nelle strategie di Edilmag e in futuro pensiamo di concludere ulteriori accordi a livello nazionale con ANCI.

Quali sono i vostri programmi per il futuro?
Innanzitutto vogliamo cercare di popolare il più possibile e in tempi rapidi la piattaforma; ovviamente più sono le imprese presenti e più questo sistema funziona e crea valore per le imprese iscritte. Per fare questo abbiamo realizzato una campagna di crowdfunding per permetterci di far conoscere Edilmag, soprattutto a livello social. Manca ancora un mese alla chiusura ma abbiamo già raccolto oltre 100.000 euro, a testimonianza della credibilità del nostro progetto. Parte di questi fondi saranno inoltre utilizzati per la produzione del dispositivo I-Link , la cui prototipazione è stata finanziata con un importante contributo dalla Regione Marche.
Innovare il settore edile è per noi una necessità imprescindibile, per fare questo dobbiamo portare ad un graduale cambio di mentalità per tutti gli operatori del settore. Siamo consapevoli che occorrerà un fortissimo impegno per raggiungere l’obiettivo, ma siamo più che mai determinati anche grazie ai tanti riconoscimenti ricevuti (vedi convenzioni con CNA, ANCE, CNCE, ANAEPA e vari attestati ricevuti).

L’impresa della settimana: Mutti

L’impresa di questa settimana è Mutti, un’azienda che con i suoi prodotti è presente sulle tavole degli italiani da oltre 100 anni e che dichiara orgogliosamente “solo pomodoro solo per passione”.

Come comunica
Tanti conoscono Mutti per i suoi eccellenti prodotti ma forse pochi per l’approccio sostenibile al business. Ho avuto recentemente modo di approfondire la conoscenza di Mutti: oltre a scoprire un’organizzazione più importante (sia in termini quantitativi sia qualitativi) di quello che pensavo sono rimasta colpita dall’attenzione alla sostenibilità e dalla propensione all’innovazione.
Il sito è ricco e ben articolato: anche se il prodotto la fa da padrone, è interessante lo spazio dedicato alla storia dell’azienda e quello dove si sottolinea il rispetto del territorio.
Se parliamo di strumenti di CSR, ho trovato molto ben fatto il Codice Etico che in diversi passaggi sottolinea gli aspetti centrali dell’attività dell’impresa come, per esempio, il rapporto con i fornitori: collaborare con la filiera perché la qualità nasce dal campo e ridurre l’impronta idrica lungo tutta la filiera. Come sappiamo, rendere sostenibile la filiera grazie al confronto e alla collaborazione con i fornitori è uno dei pilastri della CSR.
Anche per questo l’azienda da tanti anni premia con il Pomodorino d’oro i conferitori di materia (quasi trecento) che si distinguono per la qualità del prodotto.
Ma importanti per un’impresa sostenibile sono anche affermazioni come ampliare il proprio business preservando i propri valori ma rispettando sempre la diversità culturale o ancora generare cambiamento e innescare reali processi di creazione di valore.

Quali messaggi riesce a comunicarmi
Come non essere d’accordo con Francesco Mutti quando dice che senza entusiasmo e passione non si compie mai nulla di grande? Passione e ispirazione sono ingredienti fondamentali della responsabilità sociale d’impresa. E lo sviluppo di questa impresa è un esempio di quanto questa affermazione sia vera.