Un’altra startup innovativa che merita di essere conosciuta. L’ospite di questa settimana del mio blog è Achille Centro di VasciTour.
Ciao Achille e benvenuto sul mio blog. Mi ha colpito l’obiettivo della vostra impresa: connettere i viaggiatori con gli abitanti locali, rendendo la vacanza a Napoli unica e memorabile. Ci racconti come è partita l’idea?
Ciao Rossella e grazie per ospitarci sul tuo blog. Dunque, Vascitour nasce con l’intento di proporre ai viaggiatori l’occasione di conoscere l’autenticità della città che visitano attraverso i tre servizi che offriamo: pernottamento nei Bassi, social eating e visite alternative nei quartieri fuori dalla portata dei turisti. L’idea nasce dalla modalità di vacanza con cui noi quattro fondatori siamo soliti viaggiare, ovvero, visitare i siti storici di un luogo, ma visitare anche i quartieri fuori dalle road map turistiche; ci piace scoprire il tessuto sociale, le atmosfere, i profumi e la memoria storica degli abitanti che ha la grande capacità di dire molto più di una brochure per vacanzieri. E poi c’è l’aspetto sociale della nostra Impresa e cioè il sistema che stiamo di volta in volta ottimizzando, un sistema che senza snaturare i luoghi e senza spersonalizzare gli abitanti, trova un ruolo per tutti, tenendo presente competenze, cultura e grado di istruzione. L’aspetto che ci inorgoglisce di più è il processo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che si è innescato e che rende tutti protagonisti e padroni di se stessi. Alla fine della vacanza i viaggiatori tornano a casa contenti per aver trascorso una vacanza in compagnia di amici senza averlo preventivato. Noi ci rivolgiamo ai viaggiatori, e non ai turisti, differenza per noi essenziale per la buona riuscita del progetto. I primi sono quelli che viaggiano con la curiosità di conoscere i luoghi, che hanno voglia di spingersi oltre l’itinerario indicato e che vogliono incontrare L’ALTRO come forma di arricchimento personale. I turisti invece, quelli che vengono completamente gestiti dai tour operator e che di una città conosceranno solo gli itinerari indicati dalle guide istituzionali, ci guardano con sospetto, anche se con il tempo abbiamo imparato a trasmettere le nostre idee anche a loro e il più delle volte la curiosità vince sul dubbio e accettano le nostre proposte. The last but not the least ringraziamo ogni giorno il prof Lello Savonardo responsabile del Contaminationlab di Napoli che ha creduto nella nostra idea e ha contribuito con gli altri nostri tutor a far crescere l’idea e a renderla concreta. Una menzione speciale va anche a Derrik de Kerckhove, mio professore all’università, che mi ha insegnato a guardare oltre il futuro prossimo.
Chi sono i tuoi compagni di viaggio in questa avventura?
Il team è costituito da Marianna Di Fiore, CCO Chief Commercial Officer, si tratta di un ruolo di livello esecutivo, responsabile della strategia commerciale e dello sviluppo dell’organizzazione; Anna Bottone PR, ha una grande capacità di districarsi tra norme e leggi ha una grande competenza nelle ricerche online, il team la definisce “segugio digitale”; Ilaria Delli Colli responsabile della sezione creativa e ricopre la figura di web designer. È incaricata di sviluppare le strategie di design e gestisce le attività operative che interessano la piattaforma web, e poi ci sono io che sono responsabile della comunicazione, mi occupo di marketing, pubbliche relazioni e della gestione dei social media.
Tra i servizi che proponete mi sembra particolarmente interessante quello che chiamate di social eating, pranzi o brunch con le signore chef vasciaiole. Di cosa si stratta?
Si tratta di un servizio attraverso il quale i viaggiatori possono scegliere di andare a mangiare a casa di un napoletano. Sul sito i futuri visitatori della città possono leggere la scheda di presentazione dell’host, il menù, il prezzo, la disponibilità dei posti a tavola e attivare una richiesta di prenotazione. Le regole da osservare sono poche: una cucina assolutamente partenopea, un’ospitalità come quella riservata agli amici e un’assoluta spontaneità oltre gli stereotipi e luoghi comuni. Anche il pernottamento nei Bassi ci sta dando grandi soddisfazioni. Molti Bassi sono stati recuperati dai proprietari, riqualificati e messi a sistema come case vacanza per i visitatori. È chiaro che non si convive assieme ad una famiglia, ma si vive in completa esclusività la casa per i giorni della vacanza. Questa riqualificazione dei Bassi ci sta molto a cuore perché ha consentito il rilancio di una notevole quantità di unità abitative che altrimenti sarebbero andate perse. I Bassi nonostante siano annoverati tra i simboli di Napoli sono sempre stati un po’ bistrattati perché considerati case per i meno abbienti da cui rifuggire a gambe levate. Ecco! Questa riqualificazione credo sia stato per noi motivo di grande orgoglio perché ha messo in moto un meccanismo virtuoso che ha riqualificato diversi quartieri della città. Un’altra rete che abbiamo creato e a cui teniamo tanto è “Tu si che si n’amico”. Si tratta di un network di commercianti comuni e non di rivenditori di souvenir: fruttivendoli, parrucchieri, surgelaterie che si mettono a disposizione dei viaggiatori per ogni tipo di necessità, in cambio da parte nostra ricevono post promozionali per le loro attività e tanta, tanta amicizia.
Quali sono i programmi per il futuro?
Stiamo lavorando da più di un anno e mezzo per guadagnare una nostra posizione sul mercato turistico. Qualche settimana fa abbiamo partecipato al TTG di Rimini, una fiera che vede protagonisti i maggiori player del settore, noi ci siamo infilati grazie ad un grande sforzo economico da parte nostra con la speranza che ci porti tanto lavoro. Al momento puntiamo all’Europa, ma ci stiamo già spianando la strada per un mercato oltre oceano. Il nostro sforzo maggiore adesso è quello di cercare i nostri clienti ideali e aumentare il portfolio di viaggiatori di turismo esperienziale. Il nostro futuro è sicuramente il mondo di Vascitour, NOI ci crediamo, stiamo lavorando per una replicabilità dell’idea anche fuori Napoli; la cultura mediterranea ci da tanti di quegli spunti che dobbiamo solo metterli a sistema con creatività e originalità. Vi raccomando venitevi a fare un Vascitour vi aspettano a braccia aperte e con NOI anche la sign. Poppella, la sign. Carmela, don Vincenzo, Salvatore…
P.S.
In queste occasioni mi sento molto Mastrota. A presto!!!