La CSRnative di questa settimana è Eleonora Sposato, tra le prime a credere nella rete e a partecipare attivamente al network.

Nella tua presentazione per il sito hai scritto: Mi sento CSRnative perché credo che la ripresa del nostro Paese debba partire dalla riscoperta del valore delle comunità locali, attraverso risposte originali a problemi inediti in grado di generare valore condiviso – per tutti. Ci spieghi meglio il significato che ha per te il termine “valore condiviso”?
La metafora dell’organismo a mio avviso esprime efficacemente il significato di valore condiviso: come le sostanze vitali, che portando nutrimento alle singole parti generano qualcosa di più, che è la vita dell’intero corpo, così il valore condiviso è quel plus di benessere sociale che eccede la somma del benessere dei singoli individui.

Nella tua attuale esperienza lavorativa quanto ti è stata utile l’esperienza maturata partecipando alla rete CSRnatives?
Anche se ora mi occupo di altre tematiche, la rete dei CSRnatives é stato il primo luogo – e finora l’unico perché, sarò sincera, non mi è più capitato di incontrare un’iniziativa simile – che mi ha permesso di confrontarmi alla pari con altri giovani appassionati di CSR e soprattutto di poter dialogare senza pregiudizi in modo trasparente con i rappresentanti di tante aziende, anche di grandi dimensioni che per la loro visibilità possono svolgere una funzione di traino come punto di riferimento per le altre organizzazioni, intercettando le best practice delle realtà più innovative e promuovendone la reperibilità su scala più ampia. Confrontandomi con i migliori esperti ho visto come si comporta chi sta al confine, sempre pronto a intercettare il cambiamento, e ho imparato che non esistono soluzione facili ma che ogni nuova idea può essere un passo in avanti verso qualcosa di nuovo, che prima non c’era.

Cosa suggeriresti a un giovane universitario che vuole sviluppare competenze in ambito sociale e ambientale?
Gli suggerirei di restare sempre “attivo”: leggere, informarsi, scrivere, e poi, se vuole anche provare a fare qualcosa di concreto, di cercare un luogo dove incontrare persone esperte che hanno le competenze che vuole sviluppare e imparare da loro il più possibile, prendendo tutto quello che sanno. E soprattutto come si vive al limite, sul confine del cambiamento.