In molte città del Nord Europa è evidente da molto tempo che molte scelte dell’amministrazione pubblica sono ispirate alla sostenibilità: dal recupero di aree urbane dismesse alla trasformazione, come è avvenuto a Rotterdam (la seconda per importanza dei Paesi Bassi), di vecchi silos che diventano appartamenti residenziali.
Da questa città arrivano anche esempi decisamente originali di agricoltura urbana galleggiante. Uno di questi è la Floating Farm – Fattoria Galleggiante – realizzata nel porto di Rotterdam dall’Istituto agroalimentare Courage con alcuni importanti partner: una vera e propria azienda zootecnica galleggiante collegata a terra con una passerella.
La fattoria è strutturata su tre piani: il primo occupato da una stalla, il secondo destinato allo stoccaggio dei mangimi e agli impianti di lavorazione del latte e il terzo riservato al pubblico.
La stalla è dotata di moderne tecnologie di allevamento. La mungitura è robotizzata e i liquami e gli altri liquidi di pulizia vengono recuperati e rimessi in circolo. L’alimentazione delle mucche è automatizzata: i mangimi vengono miscelati e la razione viene distribuita con nastro trasportatore. Il mangime è costituito dall’erba che proviene da un campo da golf e dallo stadio cittadino, dai residui di lavorazione di un birrificio e da altri scarti e residui alimentari. Il latte viene in parte pastorizzato e trasformato in yogurt direttamente sul posto. L’energia necessaria viene prodotta da un impianto fotovoltaico e da turbine eoliche e l’acqua piovana viene recuperata. Sulla terra ferma, di fronte all’ormeggio, è stato creato un prato recintato che consente agli animali di pascolare.
Cosa c’è di nuovo
Un esempio di economia circolare e di innovazione: in un mondo dove il terreno agricolo è sempre più scarso, soluzioni come questa possono creare nuovi spazi anche vicino alle grandi città.