Rimini è da sempre in prima fila quando si tratta di sperimentare nuove iniziative. Negli anni in cui si parlava ancora poco di Responsabilità Sociale d’Impresa, Figli del Mondo con la Camera di Commercio e altri attori del territorio, lanciavano PercoRSI, un progetto che aveva l’obiettivo di costruire nel territorio riminese un Distretto Economico Responsabile.
Nei giorni scorsi Figli del Mondo ha presentato Primo Miglio, il primo acceleratore nazionale di start up responsabili, che vuole rimuovere gli ostacoli allo sviluppo di nuove imprese, creare occupazione e sostenere la crescita di un’imprenditorialità responsabile.
Anche in questo caso Figli del Mondo, come per le altre attività realizzate, ha coinvolto diversi soggetti del territorio: Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio della Romagna, Piano Strategico Rimini Venture, Nuove Idee Nuove Imprese, CGIL Rimini, Gruppo SGR, Sargo, Banca Carim, Banca Popolare Etica, Confcooperative, Legacoop Romagna, Associazione Avvocati Solidali e Gruppo commercialisti responsabili.
L’obiettivo di Primo Miglio è aiutare le giovani imprese a superare le difficoltà burocratiche e a proporsi sul mercato in modo adeguato. Per farlo offre alle startup tutte le opportunità per formarsi e maturare con il sostegno da parte delle imprese e del tessuto economico del territorio.
A ogni start up viene affiancato un tutor con cui definire un percorso personalizzato e gratuito di crescita con consulenze specialistiche in ambito commerciale, legale e d’impresa grazie al coinvolgimento di professionisti volontari aderenti al progetto. Le start up vengono poi accompagnate alla costituzione presso la Camera di Commercio e vengono aiutate a presentare la loro idea agli investitori.
Le startup selezionate possono trovare una sede temporanea presso Rimini Innovation Square e un aiuto economico grazie a Banca Carim (sarà avviato un crowdfunding che servirà a finanziare ulteriormente la crescita delle nuove imprese) e a Banca Popolare Etica, che offrirà una serie di opportunità di microcredito. Oltre a questo sarà offerta periodicamente alle startup la possibilità di presentarsi alle imprese del territorio per invitarle ad investire su di esse e sviluppare collaborazioni commerciali e occasioni di co-business. Tutte queste azioni di sostegno andranno inoltre a costituire un Capitale sociale che verrà contabilizzato in modo non monetario. In questo modo il valore dei servizi offerti diventerà un debito volontario che le start up potranno estinguere diventando a loro volta mèntor delle future idee d’impresa.
Un meccanismo virtuoso di reciprocità socialmente responsabile. Bella idea… seguiremo con interesse gli sviluppi!

Cosa c’è di nuovo
L’idea di creare una situazione protetta e agevolata per le start up non è certo originale. Ma Primo Miglio, nelle intenzioni dei suoi organizzatori, vuole fare qualcosa di più: coltivare una nuova generazione di imprenditori che sappiano fare impresa in modo sostenibile.