Di moda qualche anno fa, negli ultimi tempi si parla poco di Piedibus. Anche per questo mi fa piacere ricordare la campagna Siamo nati per camminare destinata ai bambini e genitori delle scuole primarie dell’Emilia-Romagna per promuovere la mobilità pedonale e sostenibile, a partire dai percorsi casa-scuola.
L’iniziativa, promossa dall’Area educazione alla sostenibilità di Arpa Emilia-Romagna e coordinata dal Centro Antartide, è in sinergia con la campagna Liberiamo l’aria della Regione Emilia Romagna, uno dei pochi progetti continuativi realizzati da un ente pubblico in Italia.
Il 5 maggio a Bologna è stata organizzata una manifestazione a conclusione dell’iniziativa che ha avuto nel 2017 come focus il tema La strada come bene comune.
Valorizzare e promuovere le azioni di mobilità sostenibile a partire da quelle, come Bicibus e Pedibus, che insistono sui percorsi casa scuola, spesso brevi e quindi facilmente percorribili a piedi o in bici è importante per diversi motivi: educativi (in particolare per i genitori), ambientali (contenimento delle emissioni inquinanti), economici (riduzione del traffico e dei tempi di percorrenza).
L’azione, che coinvolge 80 comuni e 275 scuole da Piacenza a Rimini, vuole promuovere una cultura della convivenza e della condivisione degli spazi, tema approfondito anche nella pubblicazione La strada come bene comune realizzata dal Ceas (Centro Antartide) scaricabile gratuitamente dal sito della Regione Emilia Romagna.
Nei mesi scorsi alle famiglie è arrivata una lettera aperta ai genitori che invitava a preferire i piedi o la bici sui percorsi da casa a scuola. Ai bimbi è stata consegnata una cartolina con un messaggio da inviare al sindaco sui temi della mobilità sostenibile. Al termine della campagna una selezione di cartoline realizzate dai bambini è stata esposta nella sede della Regione.

Cosa c’è di nuovo
Giocando insieme faremo strada: il messaggio sottolinea il valore della strada come bene comune, come luogo di cui riappropriarsi per costruire città più a misura di bambino. Un’iniziativa da copiare anche in altri territori per valorizzare la gestione responsabile dei beni comuni e l’importanza di far crescere la cultura del valore condiviso.