L’ospite di questa settimana del mio blog è Gloria Martignoni di Officina Casona.
Ciao Gloria e benvenuta sul mio blog. Ci racconti brevemente quando e come è nata Officina Casona?
Ciao! È un piacere poter condividere con i lettori di questo blog la nostra storia.
Officina Casona nasce come associazione nell’aprile 2016 da un gruppo di giovani under 30, provenienti da vari comuni della provincia di Varese (fra cui principalmente Castellanza) mossi dall’intento di sviluppare progetti radicati sul territorio, rivolti a giovani italiani e giovani richiedenti asilo, attraverso lo sviluppo di un ente sociale proprio, caratterizzato da imprenditorialità e auto sostenibilità. Dopo un anno di lavoro, nell’aprile 2017, si costituisce anche come cooperativa Officina Casona che vuole dare a giovani italiani possibilità di aggregazione e di incontro con le periferie sociali, opportunità formative nell’ambito della manualità, dell’autoimprenditorialità, della sostenibilità economica e ambientale, con l’obiettivo di generare maggiore senso di autodeterminazione e soddisfazione, opportunità lavorative e di volontariato sul territorio. A giovani richiedenti asilo e rifugiati, vuole offrire servizi di formazione, attività ricreative, possibilità lavorative e sostegno economico, per favorirne l’autonomia e l’integrazione sul territorio, attraverso un coordinamento educativo costante con enti gestori delle strutture di accoglienza CAS e SPRAR dell’Alto Milanese.
Questa è la mission dell’organizzazione:
Accogliere persone di diverse culture per favorire autonomia, integrazione e autorealizzazione.
Creare progetti e prodotti utili, belli e sostenibili attraverso il recupero di materiali.
Condividere idee e relazioni per generare umanità.
Come è organizzata la vostra cooperativa? Chi sono i tuoi “compagni di viaggio”?
La cooperativa è costituita da quattro soci fondatori, di cui momentaneamente due lavoratori e due volontari.
I soci lavoratori sono:
– Michele Costalonga, 28 (Castellanza): Presidente – architetto specializzato in recupero di archeologie industriali e design di interni; impegnato in associazionismo e politica locale
– Francesca Zaupa, 26 (Castellanza): Responsabile Area Formativa – mediatrice linguistica con master in cooperazione internazionale allo sviluppo, gestione di impresa sociale e marketing digitale.
I soci volontari invece sono:
– io, Gloria Martignoni, 27 (Lozza) che sono Responsabile Area Amministrativa – laureata in economia e gestione d’impresa, lavoro nel mondo delle start-up e dell’innovazione sociale
– Andrea Cattaneo, 27 (Castellanza): Responsabile Area Comunicazione – copywriter, laureato in scienze della comunicazione e giornalismo ed esperto di marketing digitale.
Molto interessante l’iniziativa “Parallelo, prodotti dai scappati da casa”. Di cosa si tratta?
Parallelo è il primo progetto di Officina Casona scs e nasce in risposta ad alcuni bisogni evidenti del contesto sociale e territoriale in cui ha preso vita il progetto quali: il tasso di disoccupazione, soprattutto nella fascia giovanile, l’insoddisfazione diffusa per la vita e il lavoro, la volontà di recuperare professionalità in campo artigianale, la carenza di occasioni di aggregazione e di opportunità di volontariato, l’emergenza migranti e l’esigenza da parte dei centri di accoglienza di proposte di integrazione, formazione e inserimento lavorativo.
In risposta a questi bisogni abbiamo deciso di creare un percorso formativo per richiedenti asilo che ne favorisca integrazione e autonomia e che, a partire dalle inclinazioni individuali e dalle competenze pregresse, offra loro possibilità lavorative e generi per loro sostegno economico. I 12 ragazzi, che per il momento beneficiano del corso, sono guidati e affiancati da 12 artigiani e designer (prevalentemente under 30).
Oltre al corso formativo, realizziamo altri servizi destinati all’auto-finanziamento del progetto quali:
– corsi ed eventi per il tempo libero destinati al territorio, dedicati alla formazione artigianale, anche in lingua, con finalità aggregative e ricreative;
– vendita di prodotti artigianali solidali, realizzati durante le attività formative;
– servizi di comunicazione e organizzazione di eventi, quali servizi specializzati per enti del terzo settore e Pubbliche Amministrazioni, organizzazione di eventi solidali per privati ed iniziative di responsabilità sociale di impresa per aziende del territorio, progettazione di eventi privati con finalità sociale.
Quali sono i vostri programmi per il futuro?
I nostri progetti per il futuro sono tanti ma in particolare vorremmo far sì che Parellelo diventi una best practice dell’accoglienza e posso offrire a sempre più ragazzi stranieri e italiani la possibilità di vivere un’esperienza di vita all’insegna dell’integrazione e della crescita reciproca, sia dal punto di vista professionale ma soprattutto personale.