Oggi fare networking è diventata una necessità non solo per le persone e per alcuni tipi di organizzazioni (come le associazioni non profit, le cooperative etc.) ma anche per le imprese più tradizionali che devono collaborare, creare reti, avviare partnership con soggetti diversi.
Fare networking offre numerose opportunità ma può presentare alcune criticità. Tra le opportunità, per esempio, il miglioramento del prodotto finale: iniziative sociali più interessanti, progetti più articolati perché nati dal confronto e dalla collaborazione… Tra le criticità, i rischi per la minor governabilità delle relazioni tra impresa e stakeholder: quando si sperimentano nuove forme di collaborazione non sempre si riescono a gestire, in particolare sul web, eventuali situazioni negative.
Più opportunità o più criticità? Certamente gli aspetti positivi sono maggiori e quelli negativi si ridurrebbero se tutti i partner si ispirassero a principi quali trasparenza, chiarezza e onestà. Mettere al centro i valori, oltre che ripensare i modelli e le metriche del fare rete, potrebbe rivelarsi la soluzione vincente.
Sarebbe interessante chiarire, dal punto di vista pratico, cosa significa “mettere al centro i valori”. Una rendicontazione trasparente iniziale? La costituzione di organismi di gestione paritetici sul progetto per la cui realizzazione il networking ha preso vita? Oppure?
nelle gestione delle relazioni, in particolare quando si parla di network, è fondamentale il clima di fiducia tra i partecipanti alla rete
mettere al centro i valori non significa per forza adottare strumenti di trasparenza ma “essere” trasparenti
e non solo ….
La fiducia è alla base di ogni buona relazione umana e lo stesso vale per il networking che non è una relazione tra aziende ma pur sempre di persone (ancorchè organizzate). La fiducia è reciproca ma la sua attivazione è quasi sempre unilaterale. La fiducia non è un rapporto di scambio ma una scommessa. Il rischio alto sottolinea solamente che anche il premio è alto.
ogni rapporto è una scommessa…quante volte, anche sul piano professionale, abbiamo investito energie (quando non soldi) credendo che i nostri partner fossero persone perbene
ma quando la collaborazione si sviluppa partendo da una visione condivisa del mondo, che piacere potersi confrontare con gli altri!