L’ospite di questa settimana è Nadia Lambiase di Mercato Circolare.
Ciao Nadia e benvenuta sul mio blog. Da chi è nata l’idea di Mercato Circolare e qual è la vostra attività?
Ciao Rossella, innanzitutto grazie per averci ospitati sul tuo blog. Mercato Circolare è una applicazione gratuita che rivela agli utenti chi, in Italia e anche fuori, sta facendo economia circolare. Ed è anche una start-up innovativa a vocazione sociale, nonché benefit company, fondata a giugno del 2018 con la missione di far emergere e far crescere l’attenzione e l’interesse del pubblico per l’economia circolare e le sue imprese, a partire da un uso mirato delle tecnologie digitali.
In Italia, infatti, esistono ormai centinaia di imprese che producono e/o vendono beni e/o servizi seguendo i principi dell’economia circolare. E tanti italiani si dicono interessati a prodotti che riducono sensibilmente l’impatto sull’ambiente. Ma non sempre imprese e potenziali clienti si incontrano.
Per questo stiamo provando a costruire ponti digitali e culturali tra cittadini e imprese che hanno fatto questa scelta coraggiosa e intelligente, in diversi modi: attraverso la app Mercato Circolare; con la realizzazione di eventi formativi, divulgativi e culturali, come lo spettacolo teatrale prodotto da Pop Economix, Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, o workshop modulabili e percorsi di serious game; infine, offrendo consulenza e costruendo occasioni di networking tra imprese, istituzioni, enti di ricerca.
Come funziona la app che permette di trovare prodotti, servizi ed eventi che mettono in pratica l’economia circolare?
La app Mercato Circolare, disponibile in versione beta per Android e Apple, dà accesso a una mappa qualificata e georeferenziata del mondo dell’economia circolare in Italia e non solo: ad oggi censisce più di 400 realtà ed è pensata sia per cittadini, proponendo prodotti e imprese che si rivolgono al consumatore finale, sia per le aziende, proponendo prodotti e imprese che si rivolgono ad altre imprese. Importante anche la sezione “Partecipa in Prima Persona”, dove si possono trovare non solo eventi sul tema dell’economia circolare ma anche associazioni e organizzazioni eco-sostenibili, come ciclofficine, ferramenta di quartiere e orti urbani. Una mappa, quella di Mercato Circolare, che si arricchisce grazie a un lavoro di scouting quotidiano e grazie al crowdsourcing degli stessi utenti che suggeriscono prodotti, imprese, iniziative in linea con i criteri dell’economia circolare.
Oltre all’attività educativa avete progettato uno spettacolo. Ci racconti?
Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, è la seconda produzione di Pop Economix, associazione di cui sono socia fondatrice e presidente e la cui mission è far conoscere l’economia in maniera “pop” a tutti, in modo che ciascuno possa essere un/a cittadino/a più consapevole. Pop Economix è socia di Mercato Circolare.
Blue Revolution unisce tre storie: la storia dell’economia dell’usa e getta, del consumismo e dell’avidità, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky. L’idea è di proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente: un’alleanza basata sull’economia circolare, quella che trasforma i rifiuti in ricchezza – e l’economia civile, teorizzata da Antonio Genovesi (1763) qualche anno prima del celebre La Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith (1776). Per Genovesi, infatti, il fine ultimo dell’economia non è la ricchezza ma la felicità pubblica. Il lavoro di costruzione drammaturgica ha fatto scoprire tante realtà virtuose di economia circolare in Italia, ma poiché, ai fini dello spettacolo, si è scelto di raccontare una storia straniera è nata l’idea di creare un sistema semplice per rendere accessibili a tutti le storie di imprese raccolte, attraverso una app. Dalla app si è passati a scegliere di dare vita a una azienda, i cui soci fondatori, oltre a me, sono Riccardo Gagliarducci, Paolo Piacenza, Carlotta Cicconetti e la stessa Associazione Pop Economix.
Quali sono gli aspetti della vostra attività che ritieni più innovativi?
Il valore offerto da Mercato Circolare consiste, come detto, nel farsi ponte tra le aziende, i prodotti e i servizi dell’economia circolare da una parte, e il pubblico, i cittadini e le Istituzioni pubbliche, dall’altra. I motivi per cui clienti e utenti si rivolgono a Mercato Circolare sono, infatti, duplici. Da una parte, i consumatori trovano un luogo in cui le informazioni riguardo all’economia circolare sono organizzate in maniera competente e agevole; dall’altra, le imprese trovano conveniente essere messe in evidenza in un luogo riconosciuto come punto di riferimento del settore; gli enti pubblici, infine, riconoscono un soggetto competente in grado di supportarle nella progettazione e nel networking.
Mercato Circolare ha inoltre elaborato un metodo di selezione di imprese, prodotti e servizi che fa riferimento ai principi dell’economia circolare così come definiti dalla letteratura scientifica più recente. La selezione, stimolata anche dalle segnalazioni del pubblico, si basa sul confronto con fonti specializzate di settore e si avvale del supporto di una rete di ricerca accademica che Mercato Circolare sta intessendo.
La ricerca, infatti, è un cardine del progetto di Mercato Circolare, grazie anche al dottorato innovativo che sto portando avanti presso l’Università degli studi di Torino, Innovation for the circular economy. Grazie a questo percorso di ricerca, Mercato Circolare sta sviluppando collaborazioni con diverse realtà universitarie. È stato avviato, per esempio, un percorso di data analysis che coinvolge ricercatori e laureandi dei due atenei torinesi (Università degli Studi e Politecnico).
L’impatto sociale che Mercato Circolare, in definitiva, ritiene di poter generare a partire dall’avvio della sua attività d’impresa si articola su almeno tre assi: divulgazione dell’economia circolare come paradigma di produzione e distribuzione orientato alla sostenibilità; coinvolgimento del pubblico e sostegno allo sviluppo di abitudini e stili di vita e di consumo più attenti alla sostenibilità; stimolo all’attività di ricerca e di innovazione, coinvolgendo nel processo imprese, università, centri di ricerca e attori pubblici.
Programmi per il futuro?
Attualmente stiamo lavorando per rafforzare l’asse tecnologico, implementando la app con servizi aggiuntivi in grado di aumentare e potenziare l’interazione tra impresa e utente, o tra imprese e imprese.
In particolare, stiamo puntando sullo sviluppo di serius game: si inseriscono elementi educativi in giochi che, tramite elementi di premialità, invogliano l’utente a navigare/cercare fra contenuti presenti sulla app. Ci saranno due tipi di giochi: alcuni creati per sponsorizzare un prodotto o azienda; altri creati autonomamente da/per Mercato Circolare.
Inoltre, è in sviluppo uno studio per l’identificazione di un indicatore sintetico di circolarità a partire da indici e certificazioni già esistenti, con riferimento inizialmente al mercato italiano, in grado di evidenziare in un colpo d’occhio il valore offerto (dal punto di vista ambientale, sociale ed economico) dal prodotto/impresa censita.