Ultimo appuntamento con il tema “lotta allo spreco”: da settembre si cambia argomento.
Anche se apparentemente non connessa allo spreco in modo diretto, voglio segnalare un’iniziativa interessante che forse non tutti conoscono. È il Svalbard Global Seed Vault, un deposito sotterraneo globale dei semi creato nel 2008 sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard, a circa mille chilometri a nord della Norvegia. Il progetto nasce per custodire la più grande varietà possibile di sementi provenienti da ogni parte della Terra e preservare la biodiversità agricola. La struttura è composta da tre sale che possono ospitare fino a 1,5 milioni di campioni ed è gestita dal governo di Oslo insieme al Global Crop Diversity Trust, una fondazione che si occupa di aumentare la sicurezza alimentare nel mondo.
I semi si trovano incasellati in depositi di roccia a 120 metri di profondità e vengono conservati in un ambiente secco, a una temperatura media di -18°C. L’area geografica è remota ed è stabile dal punto di vista geologico: il terreno perennemente ghiacciato delle regioni polari funge da refrigerante naturale aiutando il deposito a mantenere una temperatura rigida e costante, indispensabile per salvaguardare le sementi.
Le minacce principali alla biodiversità agricola sono la scarsità idrica, la perdita di habitat e il cambiamento climatico: una mossa per contrastarle è salvaguardare questa ricchezza per poter provare nuove forme di adattamento in un contesto in continuo cambiamento.
Per concludere… Anche se alcune campagne hanno posto sotto i riflettori sul problema del cibo (e del suo spreco) l’impegno non è ancora sufficiente. Non bastano le iniziative di alcune organizzazioni non profit e di qualche istituzione illuminata: ognuno di noi deve collaborare e contribuire alla salvaguardia della biodiversità e alla lotta allo spreco.
La crescita potrà essere “felice” (citando l’ultimo libro di Francesco Morace) solo se impariamo anche a ridurre tutti gli sprechi, non solo quelli alimentari.
Buona estate!