Nella riflessione sulla lotta allo spreco voglio ricordare alcune iniziative nate dalla capacità di coinvolgere le persone in modo nuovo grazie anche agli enormi passi avanti fatti dalla tecnologia in questi anni.
La prima iniziativa è Breading (breading.foundation), una app realizzata da una startup a vocazione sociale. L’applicazione, distribuita gratuitamente, permette una più semplice interazione tra panifici, bar, GDO e associazioni non profit. Il sistema si propone da un lato di ridurre l’avanzo alimentare di fine giornata, dall’altro di destinare queste risorse alle associazioni del Terzo Settore che possono distribuirlo ai loro beneficiati. La app, attraverso un sistema basato sui concetti di geolocalizzazione e di prossimità, permette all’esercente di segnalare la quantità di prodotti avanzata a fine giornata. L’input viene trasferito alla piattaforma che si occupa di smistare le segnalazioni ricevute inoltrandole per mezzo di alerts alle associazioni più vicine.
La seconda iniziativa che voglio ricordare è S-Cambiacibo (www.scambiacibo.it). Anche in questo caso si tratta di un sistema che consente agli iscritti di condividere ciò che altrimenti andrebbe buttato. L’utente fotografa il prodotto indicando la data di scadenza. Una mappa geolocalizza il prodotto e, via mail, mette in contatto chi offre con chi cerca. L’idea, nata da sette ragazzi di Bologna tutti sotto i trent’anni, contribuisce alla realizzazione di un frigorifero comune per imparare a condividere il cibo.
Questi sono solo due tra i tanti esempi che avrei potuto citare. Progetti che dimostrano come siti, portali, app possono diventare validi alleati per la lotta allo spreco. Con interessanti vantaggi per tutti.
Invia un commento di test. da Filippo Riniolo