Nei giorni scorsi durante la tappa di Bolzano del “Giro d’Italia della CSR” è stato interessante ascoltare il percorso verso lo sviluppo sostenibile di una grande impresa come Loacker.
La storica azienda altoatesina, oggi presente con i suoi prodotti in oltre 100 paesi, è impegnata da tempo in un processo di innovazione che riguarda in particolare il controllo delle filiere di cacao, nocciole, latte e vaniglia, materie prime fondamentali per la qualità dei suoi prodotti.
Negli ultimi anni Loacker ha realizzato numerosi progetti di filiera sostenibile: il primo è stato nel 2014 “Noccioleti Italiani” per lo sviluppo di una produzione di nocciole 100% made in Italy. Nel 2019 è stato avviato il progetto per l’approvvigionamento di latte proveniente dalla regione alpina e, successivamente, il programma “Vaniglia dal Madagascar”, dedicato alla coltivazione di bacche di vaniglia in Madagascar in collaborazione con cooperative di agricoltori locali.
Loacker nel 2021 ha lanciato la campagna “Più che buono…” per sottolineare il cambiamento in corso che riguarda, oltre alla sostenibilità delle materie prime, anche il processo produttivo. La politica ambientale dell’azienda prevede infatti la progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle sue strutture anche grazie all’utilizzo di energie rinnovabili.

Cosa c’è di nuovo
Interessante la volontà di sottolineare il rapporto stretto dell’azienda con la montagna che si riflette anche nel logo: il massiccio dello Sciliar, punto di riferimento nel paesaggio naturale altoatesino, è in primo piano nel nuovo logo di Loacker.