Quest’anno la rubrica Il personaggio della settimana lascia il posto ad un nuovo appuntamento del lunedì: L’impresa della settimana. Come ho anticipato nell’ultimo post del 2015, ho deciso di segnalare imprese che, nella loro comunicazione, riescono a trasmettere l’impegno per la sostenibilità e che possono essere un esempio per altre organizzazioni. Imprese che ho scelto perché conosco direttamente (perché, per esempio, hanno partecipato a Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale) o perché la loro attività di comunicazione mi è sembrata particolarmente interessante. In tutti i casi, si tratta sempre di esempi positivi.
Inauguro la rubrica con Generale Conserve scelta per la comunicazione del suo brand AsDoMar.
Come comunica
E’ un’impresa che ha deciso di fare della sostenibilità il tema centrale della strategia di comunicazione commerciale. AsDoMar – leader nel tonno confezionato di alta gamma e al terzo posto nel mercato italiano – sottolinea in diversi modi il proprio impegno: dal claim La Qualità e il Rispetto al messaggio una pesca 100% sostenibile, dall’affermazione ciclo produttivo in Italia alla dichiarazione relativa agli investimenti in qualità. Un impegno ribadito anche attraverso la valorizzazione del logo Friend of the Sea per ricordare come tutti i prodotti provengono da zone di pesca non sovra sfruttate la cui materia prima è stata pescata con metodi selettivi e non impattanti per il fondo del mare. Come è giusto che sia, molti approfondimenti vengono rimandati al sito che si presenta semplice e ben articolato. Tutti i messaggi, anche i più commerciali, ricordano l’attenzione alla sostenibilità: interessanti, per esempio, le 9 semplici regole che sottolineano ulteriormente l’impegno dell’azienda in tema di sostenibilità.
Per quanto riguarda i social network, su Twitter l’azienda valorizza giustamente le due parole chiave “qualità” e “rispetto” (@asdomar La Qualità e il Rispetto). Su questo social network è presente anche il suo presidente (@VitoGulli) che utilizza in modo simpatico il suo profilo per commenti su notizie di attualità ma anche per segnalare orgogliosamente il riconoscimento dei media per l’attività dell’azienda. Su Facebook, Istgram, Pinterest i messaggi commerciali si alternano a quelli più impegnati con un tono leggero ma mai banale: AsDoMar gioca la carta dell’empatia utilizzando anche una discreta dose di ironia.
Quali messaggi riesce a comunicarmi
Il primo messaggio è che scegliere AsDoMar è un atto buono da diversi punti di vista. Il prodotto è molto buono anche se più caro di quello di alcuni concorrenti; mi sento buono perché premio un’azienda che gestisce il proprio business in modo responsabile; sono buono perché penso alla salvaguardia del pianeta in funzione delle future generazioni. E tra le righe si legge anche un messaggio indiretto importante: è grazie all’alleanza tra azienda e consumatore che si può migliorare la situazione del mare e quindi del pianeta. Più di così….
Mi sembra interessante l’idea di iniziare questa rubrica con un’azienda di mass market.
la prossima settimana la riflessione riguarderà un’impresa che opera in settore molto diverso…
Quello che mi sembra di poter dire è che siamo di fronte a un’impresa che ha compreso a fondo il detto “fai le cose bene e fallo sapere bene”. Non soltanto, quindi, un atteggiamento responsabile nei confronti del mare e della propria produzione, ma anche forme di comunicazione che riescono a trasmettere quello che è diventato un abito mentale dell’impresa, prima ancora che una più o meno banale strategia di marketing.
certo, questo è uno dei motivi che mi hanno spinto ad aprire la nuova rubrica proprio con AsDoMar
In bocca al lupo per la rubrica 2016: c’è un grande bisogno di far conoscere le buone pratiche d’impresa. Sul caso in oggetto è particolarmente innovativa e originale la presenza tanto dell’azienda quanto del profilo personale di Vito Gulli sulla rete: sono ancor pochi i casi in Italia di presenza costante e personalizzata su questi temi.
Ottima idea parlare di impresa: un bel modo per avere esempi e spunti per attutare “contaminazione”.
Fiduciosa di vedere rappresentati settori e tipologie variegate del nostro tessuto imprenditoriale.
Grazie Rossella
grazie a tutti per il sostegno all’idea: anch’io sono convinta come Sergio, Fanny etc. che è importante valorizzare chi “fa bene”… questo naturalmente non ci impedisce di criticare chi utilizza la CSR e la sostenibilità come “foglia di fico”!