Questa settimana ho scelto di parlare di INWARD, un’organizzazione che oggi è anche un osservatorio che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana.
Come comunica
Nato come acronimo di International Network on Writing Art Research and Development, INWARD sta per (inward) “rivolto dentro di sè” e per (in ward) “nel quartiere”: la missione dell’organizzazione è infatti centrata sugli effetti visivi della cultura urbana.
Rendere fabbriche, capannoni, cantieri, sia esternamente sia internamente, luoghi aperti all’arte e alla bellezza e in grado di stimolare la creatività di chi lavora in quelle aree: un obiettivo davvero interessante quello che si propone INWARD grazie alla street art, urban design, graffiti, muralismo. Nel corso degli anni l’organizzazione ha sviluppato alcuni progetti che hanno assunto una forma stabile e duratura nel tempo, ciascuno con una propria autonomia e in accordo con importanti partner di riferimento per il settore di interesse. Una rete nazionale di città attive, un centro studi interdisciplinare, un piano di produzione e di mercato tra aziende e street artisti, un coordinamento di associazioni non profit, un programma educativo di inclusione sociale in periferia, un’alleanza internazionale di organizzazioni specializzate.
Il messaggio che passa attraverso il sito è molto chiaro: è importante stimolare le organizzazioni pubbliche e private a sostenere un fenomeno artistico ancora poco conosciuto in Italia ma che può essere considerato uno strumento di marketing e di comunicazione.
E sono già tante le aziende italiane ed estere (da Ceres a Arti Grafiche Boccia) che hanno scelto la street art per raccontarsi, per ridisegnare i propri prodotti, per integrare ed armonizzare la loro presenza nel paesaggio non solo urbano.
Quali messaggi riesce a comunicarmi
Il logo già comunica in modo forte la missione dell’organizzazione: una freccia, elemento decorativo tipico dei primi graffiti, che riflette su di sé creando il fenomeno, ritagliando un distretto in uno spazio più ampio e disegnandovi l’occhio di un osservatore.
Il messaggio che comunica è che oggi innovare si può anche grazie a progetti come quelli che propone INWORD: meno scontati, meno convenzionali, utili alla comunità.