Nel settore del tessile-abbigliamento i jeans occupano uno spazio importante per due motivi: il primo è che la maggior parte dei capi sono realizzati con elastomeri sintetici a base di petrolio; il secondo che i capi mandati in discarica o inceneriti ogni anno è molto alto (si parla di 25 miliardi di jeans ogni anno composti da fibre che possono richiedere centinaia di anni per decomporsi).
Per queste ragioni è importante la scelta fatta da Candiani, storica azienda del denim fondata nel 1938, che si è impegnata a trovare una soluzione e che oggi è in grado di realizzare un jeans stretch 100% biodegradabile e compostabile.
Ma l’innovazione non si ferma qui: grazie al Denim PCR Program di Candiani, è possibile dare ai jeans una seconda vita. I jeans donati dai cittadini, vengono raccolti e selezionati da Humana People to People Italia, un’organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale attiva da oltre 20 anni e presente in 45 paesi del mondo.
I capi che non possono essere riutilizzati come abiti vengono preparati da Humana che procede alla rimozione di cerniere e bottoni e li trasforma in nuovi filati e nuovo tessuto.
Cosa c’è di nuovo
Un esempio di economia circolare e di collaborazione tra un’impresa e un’organizzazione non profit che ha un impatto positivo anche sull’ambiente e sulla comunità.