La CSRnative di questa settimana è Margherita Leder di AIESEC.
La tua iscrizione al network è recente: quali sono le tue aspettative?
Scopo principale della mia partecipazione al network è incontrare e condividere esperienze legate al tema del CSR. Capire e approfondire come la CSR possa e debba rappresentare non solo il futuro, ma soprattutto il presente del mondo aziendale. Creare spazi di condivisione rappresenta il primo passo per il coinvolgimento sul tema.
Nella tua presentazione per il sito CSRnatives hai scritto che sei appassionata di diritti umani: cosa intendi con questa affermazione?
Mi sono occupata di diritti umani nel mondo accademico universitario e nel mondo delle Nazioni Unite di Ginevra: ritengo che ogni essere umano, indipendentemente da dove sia nato o dal proprio status sociale, detenga una serie di diritti inalienabili. Attualmente, nel mondo ed in Italia, le violazioni perpetrate e comprovate sono ancora numerose, nonostante gli sforzi degli attori in gioco. Per questo, mi impegno attivamente ogni giorno tramite il mio lavoro e nella mia vita privata, per creare progetti che permettano ad ogni persona di partire da un base di partenza comune, in allineamento con gli SDGs dell’Agenda 2030.
Nei giorni scorsi hai partecipato al secondo incontro dei CSRnatives aperto al pubblico: quali sono state le tue impressioni?
L’incontro ha permesso di focalizzarsi sul ruolo del CSR Manager e sulle sfide che incontra ogni giorno in azienda per rendere la CSR strategica e non attività di comunicazione. Si sono messi in luce i punti più complessi, ma anche il desiderio costante di impegnarsi per rendere le imprese sempre più sostenibili. Credo molto che gli spazi di condivisione siano utili, ma ritengo che sia poi necessario confrontarsi anche con coloro che di CSR non si occupano, per comprendere al meglio quali siano le complessità e il rifiuto che si ha da parte di buona parte del mercato di impegnarsi attivamente per la ristrutturazione aziendale basata sul CSR.