CSR, giovani, futuro

Di giovani e futuro si è parlato lo scorso 4 giugno in LUISS durante l’evento di Roma de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale (www.csreinnovazionesociale.it) organizzato da Anima, Koinètica, LUISS e NeXt Nuova Economia per Tutti. Durante l’incontro è emersa la determinazione degli studenti a diventare protagonisti del cambiamento: i giovani non solo della LUISS ma anche di TorVergata, Roma3, La Sapienza, Angelicum hanno presentato alcune proposte concrete andando oltre la semplice denuncia. Il loro appello contiene interessanti suggerimenti: per esempio, rendere più visibili e fruibili gli strumenti operativi per la creazione di imprese, associazioni e cooperative giovanili finanziabili attraverso nuove forme di credito partecipato (equity crowdfunding); creare un programma nazionale di mentorship gestito a livello territoriale che supporti e tuteli le nuove imprese giovanili; promuovere fiscalmente e finanziariamente forme di collaborazione tra giovani e garantire agevolazioni fiscali biennali alle aziende-mentori che affianchino le start-up nella fase di avvio; stimolare il dibattito e l’informazione legata alla gestione delle aree economiche ad alto valore sociale/ambientale, nell’interesse delle generazioni future, attivando un sistema di Common Trust.
Chiedere ai giovani cosa pensano del loro futuro vuol dire dimostrare di avere fiducia nelle loro capacità. Un segnale importante che, in particolare le imprese impegnate in politiche di CSR, devono non solo saper ascoltare ma trasformare in azione.

6 pensieri riguardo “CSR, giovani, futuro”

  1. Occupandomi al momento di governance partecipata in Europa, volevo rilevare che il livello del dibattito su come e quanto i giovani possano contribuire all’innovazione della società è già abbastanza alto… a questo punto manca solo uno sforzo dei policy makers nella promozione di una realtà già esistente!!!

  2. Il tema della partecipazione e della raccolta delle idee “dal basso” diventa sempre più strategico… Anche in questo caso è fondamentale dare voce a chi, come i giovani, ha molte idee, proposte, indicazioni!

  3. E’ molto importante continuare il dialogo costruttivo avviato durante il Salone di Roma, tra i giovani/studenti delle università, le istituzioni, le imprese, e le associazioni, incominciando a pensare alla sostenibilità sociale e ambientale come una convenienza per tutti gli attori coinvolti nei suoi processi.
    L’obiettivo dell’appello è molto semplice, vale a dire “far contare” le persone, attraverso la libera messa in rete delle proprie idee, giovani/studenti che non devono rimanere dei semplici destinatari sulle proposte di innovazione sociale attivate nei loro confronti ma vere e proprie risorse da ascoltare e valorizzare.
    Siamo arrivati in un momento dove l’INNOVAZIONE DI ROTTURA è diventato un concetto assai di moda nel mondo universitario, cancellare ciò che già esiste, le esperienze e le realtà avviate, ricominciando da zero per il gusto del nuovo….ma l’INNOVAZIONE VERA proposta durante il Salone, grazie al supporto di tutti i partner coinvolti, assume un aspetto di tipo INCREMENTALE, non cancella nulla, anzi, parte proprio dalle best practice, dagli errori e dalle certezze del presente per innovare in modo collaborativo senza scavare nelle nicchie di autoreferenzialità che ci farebbero solo rimanere isolati e perdere percorsi sostenibili già scoperti.
    Il 4 giugno non è stata una iniziativa “spot” e per chi volesse contribuire al cambiamento, proponendo nuove idee e migliorando e approfondendo quelle già esistenti può farlo su http://www.nexteconomia.org/csr-is-roma in vista della preziosa edizione nazione del Salone di Milano

    1. Sono convinta anche io che non serve rottamare tutto necessariamente per saper innovare ma prendere e migliorare spunti emersi già in passato può essere la stra giusta..Ci sono altri eventi a breve in cui si parlerà di un tema così importante come CSR GIOVANI E FUTURO?

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