Il 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, sono stati resi noti alcuni dati interessanti sulla crescita della pratica del carpooling nel nostro Paese, la condivisione del tragitto casa-lavoro fra colleghi o dipendenti di aziende che hanno sedi vicine.
Secondo Bringme (la società fondata nel 2013 a Torino da Gerard Albertengo che ha ideato e gestisce la piattaforma Jojob) nel primo trimestre del 2016 sono stati risparmiati 328.590 km, il 21,6% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2015. Sempre nel primo trimestre 2016 sono state evitate 43,37 tonnellate di CO2, il 18,9% in più sul quarto trimestre dell’anno passato.
Il servizio è stato attivato da 73 grandi imprese e coinvolge oggi 57.000 dipendenti. Grazie a una app in grado di quantificare la reale CO2, risparmiata dopo ogni percorso in carpooling, autista e passeggero possono certificare il tragitto effettuato e ottenere punti trasformabili in sconti da utilizzare in promozioni locali e nazionali. Possiamo definire anche questa una forma di spinta gentile, un fenomeno di cui ho parlato nel mio blog qualche settimana fa.
Per gli utenti Jojob sono in vista anche altre novità: una volta effettuato il login, sarà la piattaforma a suggerire i contatti più utili per condividere il tragitto. A questo si aggiunge la possibilità di inserire fino a tre itinerari e di perfezionarli direttamente dalla mappa. La piattaforma inoltre calcola in automatico il costo economico del tragitto e consente la creazione sul sito di equipaggi di carpooler con i propri contatti.
Questa veloce crescita del carpooling è dovuta solo all’attenzione al contenimento dei costi o anche ad una aumentata sensibilità ambientale? Mi piace credere se il secondo fattore sia il più importante.