Oggi, Giornata della Terra, è giusto interrogarsi su cosa stiamo già facendo e su cosa potremmo fare domani per cercare di risolvere i tanti problemi di cui soffre il nostro pianeta. Un piccolo contributo che può dare questo blog è far circolare idee creative e soluzioni brillanti utilizzate in altri Paesi che potrebbero essere applicate anche in Italia. Innovazioni che riguardano in particolare la sostenibilità nei centri urbani: non a caso l’edizione 2014 dell’Earth Day è dedicata alle green cities. Oggi le città sono sempre più popolose: anche per questo è necessario trovare soluzioni innovative per renderle più sostenibili. Ecco, tra i tanti, tre esempi interessanti. Il primo arriva dall’Olanda e prevede l’installazione su auto ed edifici di tetti dotati di prato per produrre energia tramite la fotosintesi clorofilliana. La società olandese Plant, spin-off del dipartimento di tecnologia ambientale dell’Università di Wageningen, da anni sta studiando un modo per ottenere elettricità dalle piante. Durante il processo di fotosintesi clorofilliana ogni pianta produce materia organica che in parte utilizza per la sua crescita e in parte viene rilasciata dalle radici. Nel terreno microrganismi consumano questa materia, emettendo elettroni come prodotto di scarto. I ricercatori olandesi propongono di inserire elettrodi per sfruttare e trasformare in elettricità gli elettroni, rifiuti di un processo naturale e sicuro per l’ambiente. Una tecnologia che potrebbe essere sfruttata anche per produrre elettricità da terreni contaminati e non adatti alle colture alimentari, creando così valore anche da aree altrimenti non produttive. Arriva invece dalla Spagna il progetto Train2Car, gestito dalla metropolitana di Madrid e finanziato dal Ministero dell’Economia e della Competitività, che si basa su un’idea semplice: ricaricare le auto elettriche riutilizzando gratuitamente l’energia elettrica recuperata dai convogli della metropolitana durante rallentamenti e frenate. Questa energia viene accumulata grazie ad un particolare supporto che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica da stoccare negli accumulatori per restituirla alla rete durante alcune fasi di funzionamento. L’energia viene messa a disposizione in un distributore: chi possiede un’auto elettrica può in 20 minuti fare il pieno senza alcun costo. Certamente anche un modo per promuovere l’auto elettrica ancora poco diffusa nei grandi centri urbani. Un’altra soluzione originale è stata sperimentata in Danimarca per la bioedilizia: sull’isola di Læsø è stata realizzata una casa vacanze costruita completamente con alghe. Il progetto dimostra che l’alga, come il legno, possiede un ottimo potere isolante e può ridurre ad un livello molto basso la quantità di emissioni di CO2. L’alga, raccolta dal mare ed essiccata al sole o al vento, è un materiale edile molto sicuro: non è infiammabile, non marcisce, non attira i parassiti, ha un valore isolante al pari della lana minerale. Nel realizzare questo eco-building il team danese ha prestato particolare attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale: lo spessore delle pareti, l’installazione di pompe di calore e di speciali finestre limitano lo spreco energetico. Con un consumo previsto di 20 kWh/mq/anno, la casa soddisfa a pieno i rigorosi standard stabiliti per gli edifici a basso consumo energetico in Danimarca. La Giornata della Terra (attraverso la campagna #iocitengo) vede la mobilitazione dei cittadini che sono chiamati a piantare alberi, pulire i loro quartieri o semplicemente trascorrere una giornata all’aria aperta per ricordare che la Terra è una, unica e va tutelata.