La tesi n° 3 del mio libro Comunicazione e sostenibilità – 20 tesi per il futuro edito da Egea è di Toni Muzi Falconi, che si definisce Senior counsel Methodos, relatore pubblico, docente e polemista. Il titolo della tesi è Modificare il concetto di leadership.
Fra le premesse fondanti per una organizzazione – pubblica, privata o sociale – che persegua la durabilité (come i francesi definiscono da sempre il concetto anglosassone di sustainability) è un ruolo attivo, deciso, continuato, vocale e visibile del suo vertice nell’assicurare, all’interno come all’esterno, che ogni decisione, ogni valore, ogni politica sia – per l’appunto – coerentemente sostenibile.
In questo contesto, l’uso del termine leadership, inteso come “preminenza gerarchica con funzione di guida nell’organizzazione”, è intuibilmente rischioso: per troppi anni infatti leadership è stato sovrapposto a potere gerarchico e processo di direzione verticale dall’alto in basso… termini dignitosamente tipici di una consolidata cultura di direzione che però non assorbiva la dimensione “etico-sociale” oggi sottesa dal concetto di sostenibilità. In altri ambiti (sociali, politici, religiosi) il termine “leader” assume anche valenze carismatiche, populiste, messianiche.
Se si intende continuare a indulgere nell’uso di termini anglosassoni (chissà poi perché?) si potrebbe usare, parlando di “sostenibilità” e, forse più propriamente di “durata nel tempo” dell’organizzazione, il termine stewardship/hostesship. Se non altro ha il merito della (relativa) novità e segnala immediatamente che stiamo parlando di un’altra cosa.
Parliamo cioè di uno stile di relazione con gli altri, dentro e fuori l’organizzazione, che pone l’ascolto, l’analisi del cambiamento, la ricerca incessante di collaborazione, di apprendimento, di convincimento, di condivisione e di pungolo (nel senso di nudge) come proprie manifestazioni prevalenti.
sulla leadership diffusa Marco Maroino scrisse un po’ di anni fa un libro molto interessante, oggi sempre più attuale, visto quanto dice il Maestro Toni Muzi Falcone.
su questo tema segnalo l’attività di Annalisa Casino e della sua cooperativa ETICAE – Stewardship in Action…
Grazie per la segnalazione. Dell’autore Maroino ricordo una bella distinzione ante-litteram fra hard e soft nelle organizzazioni. Non conoscevo Eticae e mi riprometto di visitare il sito appena finisce la manutenzione in corso. Non si finisce proprio mai di imparare.
creare relazioni: anche un blog può contribuire …