Bologna ha presentato la scorsa settimana l’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile, uno strumento innovativo che può aiutare le amministrazioni locali a procedere più rapidamente nel percorso verso lo sviluppo sostenibile del territorio. L’Agenda è stata progettata nell’ambito dell’Accordo di collaborazione fra Città metropolitana e il Ministero della Transizione Ecologica per declinare a livello locale i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU in accordo con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
L’iniziativa ha supporto scientifico dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e vede la collaborazione di diversi soggetti: Urban@it (Centro nazionale di studi per le politiche urbane) e l’Università di Bologna (dipartimenti di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali e di Scienze aziendali).
Uno strumento che servirà alle istituzioni per misurare se davvero stanno raggiungendo gli obiettivi previsti e permetterà, tra le altre cose, di quantificare il consumo di suolo, misurare il tasso effettivo di copertura dei nidi e delle scuole d’infanzia, verificare come concretamente come vengono realizzate diverse iniziative.
Cosa c’è di nuovo
L’Agenda 2.0 è uno strumento di monitoraggio e di indirizzo per le politiche della città metropolitana, dall’urbanistica all’edilizia scolastica. Anche in questo caso, come in altre situazioni, Bologna fa da apripista per sperimentare nuovi strumenti finalizzati a gestire al meglio le risorse disponibili e a misurare i risultati. Bravi!