Come sa chi segue il mio blog, le Benefit Corporation sono aziende che svolgono attività di business con modalità innovative. Sono organizzazioni che al conseguimento del profitto affiancano lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, assumendo formalmente obblighi di trasparenza e responsabilità verso tutti gli stakeholder perché consapevoli che le decisioni aziendali hanno ricadute sui dipendenti, la comunità, l’ambiente e le generazioni future. Nell’ottobre scorso a Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale era stato organizzato un evento per approfondire il dibattito su questo argomento parlando anche del percorso legislativo per il riconoscimento della forma giuridica Benefit Corporation.
Nei giorni scorsi con la Legge di Stabilità 2016 è stata introdotta la norma che prevede il riconoscimento delle B Corp: per una volta il nostro Paese gioca d’anticipo. Siamo infatti il primo Paese europeo ad avere una legge che negli Stati Uniti è già stata approvata in 31 Stati.
L’obiettivo è offrire una maggiore libertà agli imprenditori, creare un nuovo impulso economico senza costi per lo Stato, e permettere di attrarre nuovi investimenti finalizzati a produrre un beneficio comune. La dimensione sociale non è quindi più residuale ma diventa una componente del nucleo delle attività dell’impresa; gli amministratori devono basare le proprie scelte non solo a favore dei soci ma a beneficio della comunità e del territorio in cui l’azienda opera.
Quindi oggi possiamo dire “W le B Corp” anche in Italia!