Ci racconti brevemente perché un’azienda come Palm ha deciso, alcuni anni fa, di impegnarsi per un business attento ai valori sociali e ambientali?
La mia attività come cofondatore e ad di Palm ha avuto la propria origine nella bottega di falegname che mio padre aveva portato avanti per anni fino al 1980, lavorando per il territorio e il comparto agricolo, trasmettendomi la passione per la creazione con quella meravigliosa materia che è il legno. Ho sviluppato in breve una particolare attenzione e passione per l’ambiente naturale così come per l’ambiente economico e quello sociale. Con la fondazione di Palm unitamente ai miei fratelli mi sono quindi confrontato con l’esigenza di coniugare al meglio questi tre ambiti cercando di creare valore anche economico che mi permettesse nel tempo uno sviluppo per l’impresa, per il mio gruppo famigliare, per le persone che avevo coinvolto nell’avventura imprenditoriale di Palm. Concretamente, mi sono impegnato a interfacciarmi con il bisogno dei clienti sul loro utilizzo di imballaggi e pallet in legno con un approccio innovativo ma anche contestualizzando i valori di riferimento in cui io e la mia famiglia ci riconoscevamo. Valori quali trasparenza nelle relazioni e allo stesso tempo rispetto del territorio che ci dava la possibilità di esercitare la nostra attività. E’ difficile muoversi attraverso la complessità del territorio senza una visione d’insieme, una visione sistemica capace di tenere conto delle risorse fisiche e della loro gestione, del rispetto e della valorizzazione della cultura e dell’identità, delle risorse umane, di un dialogo costruttivo con le istituzioni. La filosofia che ha sempre animato la mia cultura del fare buona impresa è stata quella di prelevare le risorse dal territorio per poi restituire un valore maggiore di quello sottratto.
Seguendo questo filo logico con una visione innovativa ho visto che era possibile valorizzare ulteriormente una materia prima legno già nobile e sostenibile per sua natura ma con molte criticità negative: andava tracciata, documentata, certificata nei criteri e principi della corretta gestione sostenibile e legale quali FSC e PEFC per rendere la filiera legno trasparente e comunicabile, asservendola ai temi della sicurezza e della creatività progettuale applicata alla produzione dei pallet. I pallets muovono tutte le merci del mondo con diverse funzioni protettive. La logica produttiva di Palm è la progettazione assistita per ideare e produrre pallets in legno certificato a portata garantita a seconda dell’impiego e dell’uso richiesto dal cliente.
Siete stati degli apripista diventando un punto di riferimento per molte organizzazioni. Cosa pensi si debba fare oggi per coinvolgere le PMI in un percorso verso la sostenibilità?
In questi 35 anni di attività abbiamo agito su molti fronti. Abbiamo sperimentato percorsi veramente innovativi e anticipato nel nostro settore i criteri della sostenibilità e la variabile ambientale del prodotto come leva competitiva. Siamo stati attivi in molti tavoli di lavoro per rendere evidente quanto spazio ci fosse per creare una economia sostenibile e favorire filiere trasparenti e sostenibili nel pallet, e non solo. Abbiamo sviluppato disciplinari e certificazioni che possono rappresentare i punti fermi di un modello sostenibile al quale stiamo ancora lavorando e che probabilmente ci vedrà sempre impegnati nella sua evoluzione perchè per promuovere una vera sostenibilità di impresa con produzioni per consumi sostenibili lo devi fare dentro una intera filiera con un approccio sistemico. Per coinvolgere ulteriormente le PMI, che sono la forza trainante del sistema Italia, occorre rafforzarle verso percorsi sostenibili e renderle protagoniste nel mercato. Ma è anche utile e importante considerare un valore tutti i soggetti della catena di fornitura, partendo dalle importanti aziende e brand sostenibili del made in Italy che hanno già avviato con successo percorsi riconosciuti dal mercato.
E’ necessario che le PMI sappiano vedere oltre la crisi: occorre un lavoro di formazione interna al pensiero etico sostenibile, in grado di portare vantaggi importanti a livello di qualità dei prodotti, del loro impatto ambientale, sociale ed economico, ma capace anche di migliorare la qualità dell’ambiente lavorativo come approccio culturale. Pensare in modo etico significa agire sui temi della comunicazione, della relazione, del servizio, che non possono che creare valore condiviso all’interno e all’esterno di ogni organizzazione. E’ necessario creare gruppi di interesse sempre più solidi ed estesi lavorando sulla qualità delle relazioni ad ogni livello aziendale e di mercato.
Il rapporto con la comunità locale sta diventando sempre più importante per molte imprese. Credi che questa attenzione al territorio crescerà ancora in futuro?
L’idea di sviluppo sostenibile di Palm è nata dal considerare il territorio come fattore competitivo: creare valore per il territorio per noi è stato cercare di produrre valore con la filiera legno lì dove nasce il legno, limitandone le importazioni (dove è stato possibile) dai paesi dove ancora oggi non è ancora completamente tracciato. Non riesco ad immaginare una realtà di successo che oggi possa prescindere dalla valorizzazione della propria identità come elemento distintivo di competitività. Il territorio rappresenta sempre più un elemento di enorme valore che è necessario comprendere, rispettare e valorizzare ulteriormente. Sono fortemente convinto che grazie ad attività mirate l’attenzione al territorio crescerà ulteriormente nei prossimi anni. Sembra un paradosso nell’era della globalizzazione parlare di contesti locali ma è proprio questo fenomeno estensivo che tende a togliere i riferimenti e le certezze di cui ogni individuo ha bisogno, a rendere necessari i riferimenti tipici delle radici e quindi del territorio.
Dovremmo reimparare a considerare i nostri territori come veri laboratori di innovazione sociale per sperimentare l’inclusione sociale attraverso il lavoro e le relazioni tra le persone e le imprese che nel territorio e per il territorio hanno deciso di costruire il loro futuro migliore.
Primo Barzoni è nato a Viadana nel 1954, è Presidente e Amministratore Delegato della Palm S.p.A, un’azienda familiare che produce pallet e imballaggi in legno in modo innovativo ed ecosostenibile. Ha fondato Palm W&P onlus, un’impresa sociale nata per favorire l’inserimento dei ragazzi diversamente abili nel mondo del lavoro. E’ anche fondatore e Presidente di “Ecofriends – Cittadini e Imprese Amiche dell’Ambiente”, associazione che vuol avvicinare produttori e consumatori attraverso la sostenibilità.
Complimenti, Primo, la Tua energia positiva è inesauribile! :)
Palm e Primo Barzoni, con tutto il suo gruppo famigliare, rappresentano un esempio concreto di come sia possibile perseguire un percorso di sviluppo imprenditoriale e di business strettamente votato all’etica ed alla sostenibilità. Un esempio da seguire, perché Palm è riuscita a perseguire con tenacia un posizionamento molto preciso sul suo mercato di riferimento, nonostante il proprio business si collochi in un segmento della filiera industriale e distributiva che concede poco spazio; a volte in termini economici immagino, ma anche di visibilità.
Qui sta la “diversità” del messaggio di Palm, che io spero ovviamente rappresenti anche il volano del suo business.
Un lavoro titanico e anticipatorio che spesso entra in contatto con segmenti della filiera che sul fronte della sostenibilità devono ancora compiere diversi passaggi, forse perché nessuno di noi è ancora nella possibilità o pronto a poterne gestire i costi: il mondo dei trasporti, strettamente collegato a quello della logistica, in cui le Aziende di Produzione di beni di consumo, l’Autotrasporto e la Distribuzione Moderna fanno un grandissimo uso della tipologia di prodotto realizzato da Palm, ma con logiche di relazione che frenano una potenziale innovazione.
Condivido la Tua analisi Paolo, e mi permetto di aggiungere che Primo è una persona umanamente *straordinaria*! :)
quanti consensi per Primo Barzoni! Mi fa piacere che il mio blog sia uno strumento anche per far conoscere personaggi interessanti o per confermare la stima di chi li conosce già
Grazie a Te Rossella per la tua opera di divulgazione con questo bel Blog! :)