La prima domanda è relativa ai fattori che caratterizzano una banca come il Credito Valtellinese rispetto ad altre realtà che operano nel settore. Nei vostri documenti associate i termini “qualità, ambiente, sicurezza” alla parola “responsabilità sociale”. Ci spieghi il perché di questa scelta?
La responsabilità sociale d’impresa è fattore trasversale caratterizzante un Gruppo a matrice popolare come il Creval e la necessità di intersezioni solide con tutti gli ambiti dell’azienda non può non riguardare l’ambito della qualità (non a caso pochi anni fa sono state emanate le linee-guida ISO 26000 relative appunto alla RSI, che si “affiancano” di fatto alle tradizionali certificazioni ISO 9000), ecologico (uno dei tre “perni” della triple bottom line) e della sicurezza intesa in senso lato, che molto ha a che fare con la responsabilità individuale (perno della responsabilità d’impresa in termini di integrità, come richiamato nella nostra Carta dei Valori). In questo senso la relazione è stretta, a maggior ragione se intendiamo la responsabilità sociale come un fattore di cultura distintiva che si afferma anche come “contaminazione” e condivisione.

Il vostro Gruppo ha anche una Fondazione. Quali sono le attività di CSR e sostenibilità realizzate fino ad oggi dalla banca e dalla fondazione che hanno portato risultati più interessanti?
Per una risposta più compiuta rimando al Rapporto Sociale del Gruppo, con particolare riferimento alle pagine 25-29, e al Bilancio della Fondazione. Circa il merito della domanda, in breve: con riguardo al mio Servizio in particolare rendicontazione di sostenibilità e integrata (“il valore di rendere conto”), redazione della Carta dei Valori, volontariato d’impresa, educazione finanziaria; circa la Fondazione attività sociale, culturale e benefica, di orientamento e formazione, di tipo editoriale ed espositivo.

Per concludere, pensi che nei prossimi anni continuerete a investire sul fronte della CSR e della sostenibilità?
Assolutamente sì, anche per il tramite di una consulenza qualificata. Il Gruppo Creval crede nella propria natura di conglomerato a matrice popolare e la interpreta in stretta connessione anche con la teoria e la prassi della responsabilità sociale: prima di tutto una visione del mondo distintiva, articolata e che ne evidenzia la natura di attore economico e sociale. Tra i primi obiettivi dell’attività futura, rileva in particolare il coinvolgimento dei portatori di interesse – in primis i dipendenti, a creare e rafforzare la nostra cultura d’impresa.

Paolo Baroli è nato il 3 giugno 1967 a Sondrio; è sposato e ha due figli. Laureato presso l’Università Bocconi in Discipline Economiche e Sociali nel 1992 e in possesso di Master in tecnica bancaria del Cefor (1995), dal 1993 ha lavorato al Credito Valtellinese come operatore di sportello, del servizio marketing e del Servizio studi e strategie. Dal 1999 al 2006 presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (sino al 2004 come rappresentante a Bruxelles, poi al Servizio Segreteria Generale e Organizzazione), dal 2007 rientra al Credito Valtellinese ove è operativo nel Servizio Corporate Identity, Qualità e Sostenibilità; si occupa tra l’altro della ideazione e attuazione del Piano di Sostenibilità e Identità, redazione del Rapporto Sociale e Integrato e dei programmi di educazione finanziaria e di volontariato aziendale.