Nell’incontro del maggio scorso avete presentato il vostro ultimo report di sostenibilità: dopo anni di bilanci quali sono obiettivi futuri di ERG rispetto alla rendicontazione di sostenibilità?

Crediamo fermamente nell’importanza della rendicontazione di sostenibilità: nel 1997 abbiamo iniziato a redigere un report ai soli fini HSE, dal 2007 pubblichiamo annualmente il Rapporto di Sostenibilità. Il salto di qualità è stato fatto contestualmente all’incremento del nostro impegno nel settore eolico: non più solo rendicontare le nostre performance, ma anche dare maggiore spazio a quello che era il punto di vista dei nostri stakeholder. Vogliamo che ERG sia conosciuta per quello che è e per il suo modo di fare impresa, in modo trasparente… fin da prima che la trasparenza fosse “una moda”. La rendicontazione di sostenibilità nel futuro ci pone di fronte principalmente a due nuove sfide: la prima richiede di focalizzarci sempre di più sui nostri stakeholder che diventeranno ancora più protagonisti del nostro Rapporto (a cominciare dall’analisi di materialità richiesta dai Principi del GRI 4). La seconda sfida è forse ancora più difficile: comunicare la nostra Sostenibilità agli stakeholder in modo semplice e comprensibile a tutti senza cadere in un linguaggio troppo tecnico o burocratico.

Sempre rispetto all’ultimo report, ho trovato particolarmente interessante l’infografica animata ed interattiva. Quali sono state le ragioni che vi hanno stimolato ad adottare questo approccio?
L’infografica animata è stato un esperimento nato in realtà l’anno scorso con il Rapporto 2013… quest’anno l’abbiamo migliorato a livello di grafica, contenuti e usabilità estendendola ai dispositivi mobili. Abbiamo puntato molto su questo strumento perché vogliamo raccontare la nostra Sostenibilità e vogliamo che i contenuti arrivino “facilmente” ai nostri utenti. Inoltre abbiamo fatto una sorta di “prova generale” integrando gli indicatori di Sostenibilità con un mix di informazioni provenienti dal Bilancio Consolidato. Il tutto condito da una grafica piacevole. Devo dire che il risultato “rende bene” … dove dobbiamo ancora migliorare è nel confezionare certe informazioni in modo più appetibile. La strada intrapresa ci sta comunque dando e ci darà grandi soddisfazioni.

Cosa ti senti di dire ai giovani che credono nella sostenibilità e si augurano di entrare in imprese impegnate in percorsi e processi di CSR?
Dare consigli non è facile. Sostenibile è un modo di pensare ed ognuno lo può declinare a proprio piacimento sia nella vita privata che in quella aziendale. Purtroppo la sostenibilità frequentemente viene utilizzata come strumento di marketing, per far più bello un prodotto o chi lo produce. Beh in questi casi dico “attenti!”. La sostenibilità, nel senso “puro” del termine è comportarsi in un modo che permetta un futuro a chiunque (ritengo che la definizione del Rapporto Brundtland del 1987 sia sempre la migliore “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”) quindi “diffidate dalle imitazioni, dalle etichette e dagli spot ma guardate davvero se dentro una azienda c’è un modo di pensare realmente sostenibile”.

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Genova. 45 anni, ha lavorato inizialmente a Genova e poi, per 8 anni, a Milano sempre in mezzo a numeri e processi aziendali: prima come revisore dei conti in KPMG, poi come internal auditor in Carrefour (GDO) ed infine come responsabile internal audit in EnerTAD (società quotata specializzata nella produzione di energia elettrica da fonti alternative, eolica e termovalorizzatori). Nel 2007, a seguito della acquisizione della società da parte di ERG, torna a Genova sempre nella funzione internal audit. Da agosto 2010 è responsabile CSR del Gruppo ERG e si occupa di tutto il processo di redazione del Rapporto di Sostenibilità nonché di tutti gli aspetti operativi connessi tra cui la grafica e la diffusione del documento, la “gadgettistica” dedicata. Insieme al web editor, si interessa anche della parte dei contenuti della sezione “sostenibilità” del sito istituzionale.