L’ospite di questa settimana del mio blog è Giacomo Stefanini di WAMI – Water with a Mission.
Ciao Giacomo e benvenuto sul mio blog.
Ci siamo conosciuti al Salone della CSR dove WAMI quest’anno era presente come partner tecnico. Come è partita l’idea?
L’idea di WAMI è nata quando mi trovavo negli Stati Uniti per ragioni di studio. Durante un corso di Corporate Social Responsibility sono venuto a conoscenza di un nuovo modo di fare azienda che si sta diffondendo in tutto il mondo e che ha al centro non il profitto, ma bensì il valore sociale generato. Ci presentarono un’azienda chiamata TOMS che negli Stati Uniti era famosissima. Il loro fondatore creò TOMS durante un viaggio in Argentina in cui aveva notato che molti bambini non avevano scarpe. Così, per cambiare la vita a quei bambini, decise di creare un nuovo brand di scarpe che avesse la missione di donarne un paio per ogni paio venduto. Da lì nacque questo nuovo modello chiamato “Buy One, Give One” che consiste nel donare a chi ne ha bisogno il prodotto che compriamo per noi stessi, facendo un acquisto consapevole e responsabile. È stato in quel momento che ho cominciato a pensare a come avrei potuto replicare quel modello in Italia. Qui il mercato dell’acqua è grandissimo, ed allo stesso tempo oggi ancora 700 milioni di persone non hanno accesso a questa risorsa. Da qui l’idea che una nuova marca di acqua con una missione avrebbe potuto cambiare il mondo, semplicemente dando l’opportunità a milioni di persone di donare acqua con ogni bottiglia di acqua comprata.
Vi definite, giustamente, un’impresa con una missione sociale. Qual è tra le iniziative concluse quella che ritieni abbia avuto l’impatto più significativo?
Il progetto idrico in Senegal è sicuramente la nostra iniziativa più significativa. Ad Eguilaye, nella regione di Tenghory, abbiamo realizzato insieme a Fondazione ACRA non più un pozzo, ma un vero e proprio acquedotto che porta l’acqua direttamente nelle case delle 53 famiglie che compongono la comunità. Questo progetto rappresenta sicuramente un passo in avanti in quanto porta il servizio ad un livello nettamente superiore. Prima, anche con i pozzi, le persone dovevano comunque impiegare gran parte del loro tempo per andare a prendere l’acqua, invece ora non devono far altro che aprire il rubinetto. Ogni giorno nel mondo vengono sprecate 200 milioni di ore da donne e bambini che raccolgono l’acqua per la propria famiglia, l’equivalente del tempo necessario per costruire 28 Empire State Building. Se solo non fosse più necessario perdere questo tempo per la ricerca dell’acqua ma si potesse invece investire nell’istruzione o nel lavoro l’impatto sull’economia locale sarebbe incredibile. Un immediato accesso all’acqua permette infatti alle donne di dedicare più tempo alla propria famiglia e ad altre mansioni ed ai bambini di passare più tempo a scuola. L’acqua è fondamentale per promuovere lo sviluppo economico in quanto permette di ridurre il livello di povertà ed aumentare il livello di istruzione delle popolazioni.
Quali sono i progetti in corso e quali i programmi per il futuro?
Al momento tutti in WAMI siamo impegnati nel far conoscere il nostro progetto al maggior numero di persone e ad ampliare la distribuzione. Stiamo attualmente cominciando con i primi store dell’insegna Carrefour per arrivare gradualmente a 200 Carrefour Market e a tutti gli Iper Carrefour sparsi in Italia. Sbarcare nella GDO rappresenta un vero punto di svolta perché solo così molte persone potranno partecipare alla missione di WAMI. Questi piccoli traguardi ci danno la conferma che il nostro progetto viene compreso ed apprezzato e speriamo grazie a questa grande possibilità di arrivare entro un anno a 8 progetti conclusi. Abbiamo in programma di continuare a lavorare con Fondazione ACRA, che al momento ha un progetto molto ampio in Senegal volto a portare l’acqua direttamente nelle case delle persone in moltissimi altri villaggi, così come è stato fatto ad Eguilaye. Vogliamo essere sicuri che i nostri progetti abbiano il maggior impatto possibile sulle comunità: progetto dopo progetto vogliamo riuscire a garantire l’accesso all’acqua potabile a quante più persone possibile.