Secondo i dati forniti dall’ufficio studi di Mediobanca il settore della moda vede la presenza di moltissime PMI: su 82.000 imprese attive solo 163 superano i 100 milioni di euro di fatturato e 15 sfiorano il miliardo.
Nel 2018 il settore ha generato 71,7 miliardi di euro di fatturato e raggiungerà gli 80 miliardi nel 2021. La moda Made in Italy incide per l’1,2% sul PIL nazionale, realizza il 72,2% delle vendite all’estero, occupa una forza lavoro totale di 366.000 unità. Tutti questi dati naturalmente sono stati presentati prima della crisi…
Li cito perché credo che un approccio responsabile delle imprese di questo settore potrebbe portare un’accelerazione positiva verso lo sviluppo sostenibile. Anche se purtroppo la situazione non vede per il momento un maggior impegno da parte delle imprese più piccole.

Ma c’è chi crede invece in questo mercato: per questo è nata Cikis, una start up fondata da Serena Moro, doppia laurea Bocconi-ESADE, un’esperienza in una delle più grandi tech company americane e anni di ricerca sulla sostenibilità nel settore moda.
Cikis ha ideato un framework che permette di mappare la performance di sostenibilità delle aziende, prendendo in esame molti aspetti dalla tracciabilità al packaging, dal rilascio di microplastica alla tutela dei lavoratori. Fornisce inoltre un supporto pratico e immediato per migliorare l’impatto oltre la conformità legale.

Nella sua avventura Serena è affiancata da Martina Rogato, Presidente di Young Women Network, e da Blumine, network di consulenti e ricercatori dedicati alla valorizzazione della sostenibilità nelle imprese moda e design.

Cosa c’è di nuovo
Un segnale positivo, uno strumento interessante che può aiutare soprattutto le PMI a migliorare rapidamente le loro performance in tema di sostenibilità.