ZORDAN e la sustainabeauty

Zordan è un’azienda con sede a Valdagno, in provincia di Vicenza, che da anni si occupa della lavorazione del legno ed è specializzata nella realizzazione di spazi commerciali in particolare per brand del lusso.
Interessante l’idea di creare sustainabeauty, una nuova parola che descrive la visione di sostenibilità dell’impresa. Nel sito si spiega la nascita di questo neologismo: “la bellezza deve essere sostenibile per preservare la bellezza. Un circolo virtuoso che abbiamo deciso di sostenere adottando una strategia di sostenibilità che ispira tutte le nostre scelte. Un’idea di sostenibilità che non può fare a meno della bellezza, e un’idea di bellezza che non può fare a meno della sostenibilità”.
In modo coerente con queste affermazioni è stata di recente inaugurata una nuova sede che si integra con il paesaggio circostante: la scelta di non recintare la proprietà vuole sottolineare l’attenzione all’ambiente e la volontà di inserire l’edificio in modo armonico con l’area collinare dove è collocato.
Naturalmente grande attenzione è stata data al risparmio: l’edificio è progettato per ridurre del 45% l’utilizzo di acqua indoor e del 74,6% il consumo energetico. La climatizzazione è ad aria con apparecchiature integrate alla struttura degli ambienti.
Zordan è presente al MUSE di Trento dove l’azienda ha creato un’installazione che visualizza come in ogni fase del processo di realizzazione dei progetti luxury retail viene data attenzione ad ogni dettaglio, nell’ottica di valutarne la sostenibilità e di mettere in atto le azioni necessarie per raggiungere l’impatto ZERO.

Cosa c’è di nuovo
Zordan ha deciso di creare il museo aziendale negli stessi spazi dove si realizza la produzione e dove sono presenti anche gli uffici. Una buona idea!

EDILECO, ABITARE SOSTENIBILE

Edileco è un’impresa cooperativa nata nel 2005 a Nus, piccolo paese della Valle d’Aosta, che si è specializzata in costruzioni e ristrutturazioni ecocompatibili. L’azienda realizza infatti interventi secondo il modello della bioedilizia che si basa sul principio che le costruzioni dell’uomo non debbano danneggiare l’ambiente naturale.
Durante la fase di progettazione vengono considerati tutti gli aspetti che consentono il massimo risparmio energetico dell’edificio attraverso l’utilizzo di isolamenti a cappotto, serramenti a taglio termico e altre soluzioni costruttive che permettono di eliminare i ponti termici e le dispersioni di calore. Grande attenzione viene data alla scelta di materiali naturali, isolanti e traspiranti che consente numerosi vantaggi in termini di comfort e risparmio, oltre ad aumentare il valore patrimoniale dell’immobile. L’impegno di Edileco è infatti realizzare abitazioni ad alta efficienza energetica mettendo al centro il benessere di chi ci abita ma anche la sostenibilità ambientale.
Oggi Edileco è cresciuta: oltre sessanta persone tra soci e dipendenti che sono in grado di gestire autonomamente ogni parte del processo costruttivo. Ai soci operai, si sono aggiunti nel tempo progettisti, impiegati tecnici e impiantisti: un gruppo di persone competenti che credono nella sostenibilità.

Cosa c’è di nuovo

Un esempio interessante di azienda che è stata capace di rivoluzionare il concetto dell’abitare dal punto di vista del riscaldamento domestico e dell’efficientamento energetico.

Terna e la certificazione Leed

Nel nostro paese si diffonde la certificazione Leed per la ristrutturazione degli edifici anche se non velocemente quanto sarebbe necessario: ad oggi in Italia solo quattro edifici hanno ottenuto la Leed Platinum (il livello massimo di sostenibilità energetica e ambientale) per un progetto Building Design and Construction.
Complimenti quindi a Terna che nelle scorse settimane ha annunciato di aver ottenuto la Leed Platinum per l’intervento di ristrutturazione integrale di un edificio degli anni ’60, situato nella Riserva Naturale della Marcigliana oggi diventato sede dell’Unità Impianti Lazio Centro-Sud dell’azienda.
Grazie a questa ristrutturazione sarà possibile ottenere un importante risparmio energetico, ridurre le emissioni di CO₂, contenere il consumo idrico, migliorare la qualità dell’aria e della temperatura interna dell’edificio.

Cosa c’è di nuovo
Terna ha riqualificato anche l’area esterna all’edificio creando una zona relax con la messa a dimora di piante autoctone, che non necessitano di irrigazione perpetua, e la piantumazione di un frutteto.

Malmö e il quartiere sostenibile

Malmö, una città della Svezia meridionale di circa 250.000 abitanti, negli ultimi anni ha avuto un importante rilancio passando da realtà in crisi a un esempio di sostenibilità. La città ha infatti un quartiere costruito in modo innovativo: si chiama Bo01 (il suo nome deriva dalla parola svedese bonollet – abitare) e ha 800 abitazioni di altezza medio bassa, fatta eccezione per la Turning Torso, una torre di 140 metri progettata da Santiago Calatrava.
Nel quartiere tutto è stato pensato per risparmiare energia e rendere più piacevole la vita degli abitanti: le facciate degli edifici rivolte a sud sono interamente vetrate in modo da sfruttare i raggi solari, ampi spazi verdi circondano le abitazioni, il trasporto pubblico locale è efficiente, le piste ciclabili sono numerose, esiste un servizio di car sharing che funziona…
A Malmö sono presenti impianti di recupero di gas dalle biomasse, di utilizzo del calore del mare, viene dato molto spazio alle energie rinnovabili con impianti eolici e fotovoltaici che rendono gli appartamenti indipendenti energeticamente: gli abitanti in pratica producono tutta l’energia che consumano.
Cosa c’è di nuovo
Da oltre 10 anni la Svezia ha iniziato a realizzare interi quartieri urbani alimentati al 100% da energie rinnovabili. Un esempio che un nuovo modo di progettare, costruire, abitare è possibile.

Chiari e l’efficienza energetica

Il comune di Chiari, in provincia di Brescia, ha scelto di impegnarsi per rendere più sostenibili dal punto di vista energico alcuni edifici pubblici. Le tecnologie utilizzate per raggiungere l’obiettivo sono state relamping a LED, building automation, impianto fotovoltaico e smart building.
In un periodo di tempo relativamente breve l’amministrazione comunale ha proceduto alla trasformazione di tre edifici scolastici in NZEB (Near Zero Energy Building), dando vita a un nuovo grande polo scolastico all’avanguardia sotto diversi punti di vista. Una scelta che garantisce benefici ai cittadini e ai lavoratori dell’ente pubblico ma anche all’amministrazione comunale.
Per esempio, consente un significativo risparmio energetico (vengono utilizzati sistemi e tecnologie per l’efficienza energetica) e un importante risparmio economico sia nella fase di attuazione (grazie agli incentivi del Conto Termico Chiari ha ottenuto la cifra record di tre milioni di euro) sia nella fase di gestione. Un passo avanti verso la sostenibilità ambientale grazie all’uso di materiali sostenibili e fonti rinnovabili.

Cosa c’è di nuovo
Chiari è un esempio di come la riqualificazione energetica degli edifici può essere uno dei mezzi a disposizione della PA per trasformare le città in realtà più smart valorizzando nello stesso tempo il patrimonio immobiliare pubblico.