Comunicazione e sostenibilità: tesi 7

Ecco la tesi n° 7 del mio libro Comunicazione e sostenibilità – 20 tesi per il futuro edito da Egea (www.egeaonline.it/ita/prodotti/marketing-e-comunicazione/comunicazione-e-sostenibilita-.aspx).
La tesi Imparare a dare valore agli intangibili è di Danilo Devigili, Senior Manager Climate Change and Sustainability Services EY.

Anche le vestali del bilancio si sono rese conto dell’importanza di valorizzare gli intangibili, tant’è che nelle linee guida per la redazione del Report Integrato, accanto alle indicazioni per la rendicontazione del capitale finanziario e produttivo si trovano raccomandazioni per la misurazione del capitale relazionale, intellettuale, umano e naturale, i cui valori sono notevolmente influenzati da elementi immateriali.
La misurazione degli intangibili rappresenta certamente una delle principali sfide del futuro, da cui dipende anche in parte la legittimazione del ruolo della sostenibilità nella nostra società, e in particolare nello sviluppo dei modelli aziendali. Alcuni valori intangibili come la reputazione possono essere misurati con le tradizionali ricerche di mercato, o con le più moderne sentiment analysis, che restituiscono quello che il web dice sui brand. Tutto sistemato quindi? Abbiamo degli standard condivisi; basta lavorare per metterli in pratica!
Ritengo che gli indicatori dei bilanci integrati e di sostenibilità misurano tutto tranne ciò che la sostenibilità produce veramente: il cambiamento. La sostenibilità ha appena intaccato i modelli comportamentali e produttivi e c’è moltissimo lavoro da fare per riportare il nostro modello di sviluppo su binari meno autodistruttivi. Per questo ci viene in aiuto la vera leva per la valorizzazione degli intangibili, ovvero la comunicazione, anzi grazie allo sviluppo dei social network, direi piuttosto la condivisione. È intuitivo che la sostenibilità produca dei vantaggi non facilmente catturabili da approcci razionali come la tradizionale contabilità o altri indicatori quantitativi. Ognuno di noi ha questa percezione quando si trova a valutare una pratica di sostenibilità. Oggi e soprattutto in futuro, grazie ai social sarà possibile condividere con ogni individuo queste esperienze, in modo da stimolare le sue leve emotive e morali, che accanto a quelle razionali, attivano e modificano i nostri comportamenti.