I Comuni sono gli unici enti pubblici che possono mettere a terra le linee programmatiche decise a livello nazionale: con questo spirito nei giorni scorsi è stata presentata la Rete dei Comuni sostenibili, un progetto che ha l’obiettivo di stimolare le amministrazioni comunali a contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
La Rete dei Comuni sostenibili è stata promossa da Ali, Associazione Città del Bio e società di servizi Leganet per tradurre a livello locale gli obiettivi del BES – Benessere Equo e Sostenibile definiti dall’Italia.
I Comuni che partecipano alla rete si faranno misurare ogni anno secondo il set di indicatori BES (circa 160) e avvieranno un processo di condivisione e collaborazione. Per farlo avranno a disposizione una piattaforma dove potranno condividere progetti finalizzati a migliorare gli stessi indicatori e le azioni utili ad accelerare l’innovazione dal basso. L’associazione fornirà un supporto ai Comuni, li aiuterà nella ricerca di risorse esterne, tramite bandi europei, nazionali e regionali, farà formazione per gli amministratori e per gli operatori degli enti, offrirà altri servizi.
Il progetto è stato accreditato alla Cabina di regia di Benessere Italia, il coordinamento istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per le politiche del BES e dell’Agenda 2030, e inserito fra quelli di Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Cosa c’è di nuovo
Il progetto, primo a livello europeo, misurerà la coerenza delle politiche territoriali con i principi di sviluppo sostenibile, favorendo il percorso verso i 17 SDGs. Un percorso certamente non semplice ma che forse porterà la PA italiana ad assumere un ruolo importante nella trasformazione del Paese.
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