A Narni, un comune di circa 19.000 abitanti in provincia di Terni, è stata creata una rete di artigiani, riparatori e cittadini per ridurre i rifiuti e riutilizzare oggetti di uso quotidiano. L’iniziativa è stata lanciata dall’assessorato all’ambiente del Comune che ha scelto come nome del progetto “Ri.Di. Narni” (Ri.Di. sta per ricicleria diffusa e consapevole).
L’obiettivo non è solo ridurre i rifiuti portati in discarica, ma anche recuperarli creativamente, ripararli, barattarli o donarli. Un esempio di economia circolare che stimola nelle persone comportamenti corretti.
Il sistema funziona tramite la app Junker dove è inserita la bacheca del riuso: chiunque può pubblicare annunci per offrire beni di qualsiasi natura donandoli o scambiandoli, oppure cercare dei servizi di riparazione. La ricicleria diffusa prevede infatti una rete di artigiani aderenti all’iniziativa che possono interagire con i cittadini proponendosi come professionisti della riparazione e del recupero. L’iniziativa è stata finanziata da Auri Umbria e ha il patrocinio di Cna Umbria, Legambiente Umbria e Cesvol Umbria.
Cosa c’è di nuovo
Anche in questo caso la tecnologia si dimostra un valido alleato dell’ambiente per favorire comportamenti responsabili e sostenibili. L’uso della app Junker, già nota ai cittadini per essere il sistema on line per la raccolta differenziata, viene ora esteso ad artigiani e professionisti della riparazione.