La buona notizia di questa settimana è che qualcosa si muove nell’ambito della mobilità sostenibile.
Parte nel 2018 il progetto europeo Simpla – Sustainable Integrated Multi-sector Planning – coordinato da Area Science Park che coinvolgerà 12 comuni di cinque diverse regioni italiane. Si tratta di Pordenone, Udine, Padova, Vicenza, Alessandria, Pavia, Livorno, Grosseto, Prato, Cesena, Parma e Ferrara.
Grazie all’aiuto di esperti di energia e mobilità queste amministrazioni lavoreranno alla definizione di una strategia per rendere le città più pulite e sostenibili. L’operazione si inserisce nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), promossi dall’Unione Europea per favorire la mobilità sostenibile e migliorare l’efficienza energetica utilizzando in particolare fonti rinnovabili.
Area Science Park e di Trt – Trasporto e Territorio di Milano aiuteranno i comuni a rendere compatibili i piani, semplificandone l’attuazione, riducendo i costi ed evitando duplicazioni.
L’idea di evitare duplicazioni è semplice ma geniale: nel nostro Paese infatti è raro che si riproponga un progetto che ha funzionato bene in un territorio in un’altra area…
Il risultato finale sarà duplice: da una parte l’utilizzo più efficace delle risorse disponibili e dall’altra lo sviluppo di città più vivibili e accoglienti, meno inquinate e con più spazi verdi per i cittadini.
Cosa c’è di nuovo
Interessante l’idea che un ente nazionale come AREA Science Park, che da quasi 40 anni di esperienza, cerchi di facilitare l’interazione tra ricerca e industria come fattore trainante per uno sviluppo sempre più sostenibile.
La Legge 11 gennaio 2018 n, 2 – “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” entrata in vigore il 15 febbraio 2018. L’ambizioso obiettivo dichiarato, “in modo da rendere lo sviluppo della mobilità ciclistica una componente fondamentale delle politiche della mobilità in tutto il territorio nazionale”, viene perseguito mediante: a) l’aggiornamento e modifica degli articoli 61 (sagoma limite) e 164 (sistemazione del carico sui veicoli) del codice della strada per consentire, al pari di quanto praticato in altri Paesi, l’installazione del portabiciclette anche sul fronte anteriore degli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea;b) l’attuazione di strumenti triennali di pianificazione territoriale:1) il piano generale della mobilità ciclistica (da attuare mediante la realizzazione della Rete ciclabile nazionale- “Bicitalia”; 2) i piani regionali della mobilità ciclistica e i piani urbani della mobilità ciclistica “Biciplan”;c) la realizzazione di “velostazioni” (centri per il deposito custodito di biciclette, l’assistenza tecnica e l’eventuale servizio di noleggio) e di “ciclovie” quali: 1) le vie verdi ciclabili; 2) i sentieri ciclabili; 3) le strade urbane ed extra urbane senza traffico; 4) le strade con traffico motorizzato inferiore alla media di cinquecento veicoli al giorno calcolata su base annua senza punte superiori a cinquanta veicoli all’ora; 5) le strade sottoposte al limite di velocità di 30 chilometri orari o a un limite inferiore; 6) gli itinerari ciclopedonali, le corsie ciclabili, le aree pedonali, le zone a traffico limitato e le zone residenziali, come definiti dagli articoli 2 e 3 del codice della strada.
Questa è una notizia davvero interessante! Nel nostro Paese la sostenibilità è una materia poco considerata: pensare quindi che diversi comuni italiani facciano parte di un progetto come questo è incredibile. La mobilità sostenibile è molto importante, specialmente in Italia dove non è ancora del tutto valorizzata. Speriamo che questo progetto faccia crescere la consapevolezza non solo nelle amministrazioni pubbliche ma anche nelle persone: c’è necessità di più mezzi di trasporto sostenibili ed ecologici.