Un progetto partito qualche tempo fa che merita di essere valorizzato perché affronta un tema di grande attualità: la povertà energetica. Purtroppo infatti sono sempre di più le famiglie che hanno difficoltà a far fronte alle spese quotidiane, nuovi poveri che per problemi di lavoro o di salute non riescono a pagare le bollette di luce e gas.
Per questo A2A, con la Fondazione AEM e la Fondazione ASM e la collaborazione della Fondazione Cariplo, ha dato vita al Banco dell’energia con l’obiettivo di raccogliere fondi a supporto delle persone e delle famiglie a rischio povertà. La proposta di A2A innova il concetto di sostegno sociale perché ad essere donati sono calore ed energia e lo strumento per farlo è la bolletta. Il Banco dell’energia aiuta le famiglie anche in un percorso di recupero con la distribuzione di beni di prima necessità o il pagamento di spese urgenti, come le bollette di luce e gas di qualunque operatore energetico.
Per coinvolgere il maggior numero possibile di persone il Banco dell’energia ha promosso una campagna di raccolta fondi rivolta a dipendenti, clienti, fornitori, partner di A2A. In particolare i clienti di A2A Energia con contratto elettricità (mercato libero) o gas (mercato libero e tutelato) possono donare l’equivalente di due settimane di luce o di una settimana di calore.
Per aumentare la cifra a disposizione del progetto A2A raddoppia tutte le donazioni effettuate dai clienti domestici di A2A Energia fino a raggiungere il traguardo di un milione di euro entro il 2017.
Cosa c’è di nuovo
Il tema della povertà energetica è poco conosciuto e spesso sottovalutato: questa iniziativa ha il merito di portare l’attenzione su questa criticità. Altre novità sono il modello partecipativo e l’utilizzo della bolletta come strumento per facilitare le donazioni.
Sono tra i 3 e i 4 milioni gli italiani che hanno difficoltà a far fronte ai costi dell’energia (riscaldamento, luce e gas). In uno studio di AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione, presentato a La Sapienza di Roma, si spiega che il numero dei consumatori vulnerabili è molto ampio perché non comprende solo chi non ha un reddito sufficiente, ma anche anziani, disabili, famiglie con bambini piccoli, malati che usano apparecchi elettromedicali e anche tutte le persone che hanno abitazioni inefficienti dal punto di vista energetico.
Credo sia importante una iniziativa come il Banco dell’Energia visto che il fenomeno della povertà energetica non farà altro che crescere.
purtroppo la povertà energetica è un problema che è destinato a crescere…