È partito in questi giorni il progetto Responsabilità d’impresa per il bene comune per indagare l’opinione dei cittadini sulle imprese responsabili. Il progetto è promosso da Retinopera, la rete delle principali associazioni laiche cattoliche italiane (Acli, Agesci, Cif, Coldiretti, Confcooperative, Csi, Ctg, Focsiv, Fondazione Toniolo, Fuci, Masci, Mcl, Rns, S.Egidio, Focolari e Uneba). L’iniziativa propone di attribuire un peso a ciascuno degli indicatori di responsabilità più utilizzati nella stesura dei bilanci sociali. Secondo Leonardo Becchetti, promotore dell’iniziativa e anche membro del Comitato scientifico de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, la responsabilità sociale d’impresa non può rimanere un argomento solo per addetti ai lavori. È necessario democratizzare il tema per capire cosa ne pensano le persone degli indicatori con cui si misura la responsabilità delle imprese. Nel questionario online sono presenti le voci che compongono gli indicatori da votare con una cifra da 0 a 100. Il questionario è articolato nelle aree Ambiente (monitoraggio delle azioni produttive e di distribuzione dei prodotti/servizi dell’impresa sull’ambiente circostante, impatto ambientale di filiera, iniziative e progetti aziendali volti alla tutela ambientale); Governance (organizzazione del Consiglio di Amministrazione aziendale, sistema di remunerazione, azioni di difesa dei diritti dei lavoratori); Diritti Umani e Rapporti con i portatori di interesse (azioni di messa in rete dell’azienda con i cittadini e gli abitanti del luogo in cui si trova, rapporti con le istituzioni locali della location aziendale).
Alla fine della consultazione online verrà fatta una media e dato un peso alle varie voci. Una commissione di esperti riclassificherà gli indicatori e identificherà le imprese migliori che verranno premiate con il “voto col portafoglio”.
CSR e cittadini
