Il Comune di Capannori nel 2007 è stato il primo Comune d’Italia ad aderire alla strategia Rifiuti Zero. Da allora è diventato un punto di riferimento nel panorama internazionale e nazionale per la gestione dei rifiuti e per l’attuazione di buone pratiche ambientali. La comunità di Capannori è stata protagonista, e lo è tutt’ora, di una rivoluzione culturale che è nata con l’introduzione del sistema di raccolta “porta a porta” e che si sta evolvendo nell’economia circolare.
Tra i progetti in corso da segnalare “la spesa alla spina”: detersivi, bibite, pasta, biscotti e molti altri prodotti possono essere comprati riutilizzando i propri contenitori ed è partita la sperimentazione di sacchetti dell’immondizia dotati di microchip. In questo modo è possibile controllare quante volte il cittadino mette in strada il sacco nero della raccolta indifferenziata e in base al numero di esposizioni calcolare la tassa sui rifiuti, incentivando così il compostaggio domestico dei rifiuti organici e una sempre più attenta raccolta differenziata.

Cosa c’è di nuovo
Capannori è uno dei 130 i comuni che hanno adottato la delibera Rifiuti Zero. Anche in questo caso, come nella lotta alla plastica monouso, gli enti locali possono fare molto per la salvaguardia del territorio e più in generale per contenere i problemi dell’inquinamento.