Burlington è una città americana di oltre 40.000 abitanti capoluogo della contea di Chittenden nello Stato del Vermont.
Nel 2011 la città è stata devastata dall’uragano Irene che ha provocato moltissimi danni anche ad altre aree del paese fino ad arrivare a Porto Rico, dove forti venti hanno causato grandi problemi.
Dopo quella tragedia l’amministrazione cittadina ha deciso di trasformare completamente le infrastrutture energetiche e rendere la città più resiliente: oggi Burlington è una delle realtà (non solo americane) che può considerarsi “pioniera” nella scelta di un’energia diversa grazie a un mix basato sull’eolico e le biomasse.
Le biomasse sono una fonte di energia pulita che riduce la dipendenza dai combustibili fossili: si tratta infatti di materia organica prodotta da piante e animali trattata per essere utilizzata come biocombustibile nelle centrali elettriche. I residui di legna da ardere, gli scarti delle lavorazioni dell’industria agroalimentare, i rifiuti organici urbani, le ramaglie verdi di attività forestali e agricole, le alghe marine e gli scarti e reflui di allevamenti sono i materiali di origine organico-vegetale dai quali si produce questa energia.
Cosa c’è di nuovo
Anche le grandi tragedie possono essere occasioni di cambiamento: Burlington ne è un esempio!