Baranzate, un esempio da imitare

Nei prossimi giorni, durante la XVIII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria e della Giornata Mondiale dell’Infanzia, Fondazione Bracco e l’associazione La Rotonda presenteranno il progetto “Kiriku – A scuola di inclusione”, che si rivolge a bambini e genitori di Baranzate.
Il comune di Baranzate è secondo in Italia per concentrazione di migranti residenti (33% su 11mila abitanti) e per numero di etnie presenti (72). A Baranzate 6 alunni su 10 sono stranieri e il 70% dei migranti residenti vive nell’area del Villaggio Gorizia, un piccolo triangolo ad alta densità abitativa.
Il Comune di Baranzate costituisce un luogo adatto per sperimentare nuovi modelli di convivenza e integrazione tra culture previsti dell’Agenda Onu 2030, con particolare riferimento agli obiettivi 10 “Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi” e 11 “Città e comunità sostenibili”.
“Kiriku – A scuola di inclusione” è promosso da Associazione La Rotonda, Fondazione Bracco, CDI – Centro Diagnostico Italiano, Comune di Baranzate, Istituto Comprensivo Gianni Rodari, Museo Poldi Pezzoli di Milano, Parrocchia Sant’Arialdo di Baranzate. Partner scientifico: Politecnico di Milano – TIRESIA.

Cosa c’è di nuovo
L’esempio di Baranzate è interessante per diversi motivi: per l’impegno di soggetti diversi, per l’innovazione del modello di intervento, per la partecipazione dei cittadini. Sempre a Baranzate sono da ricordare anche “Fiore all’occhiello”, il laboratorio sartoriale nato nel 2014 come progetto d’imprenditoria sociale per coniugare un’alta professionalità e l’inserimento lavorativo, e il progetto “Oltre i margini” a sostegno dell’inclusione socio-economica e della tutela della salute di soggetti vulnerabili.

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