Durante la tappa del Salone della CSR di Trento mi ha colpito la testimonianza di Aquafil un’impresa che seguo con interesse da tempo e di cui ho già parlato nel mio blog.
La storia di questa azienda trentina è molto affascinante: da piccola industria cresciuta in armonia con il territorio dove opera a grande gruppo conosciuto a livello internazionale.
Da più di 50 anni Aquafil è protagonista nella produzione di fibre sintetiche, in particolare poliammide 6. Grazie al Sistema di Rigenerazione ECONYL®, è possibile ottenere filo di nylon dal riciclo di vari rifiuti, tra cui le reti da pesca. Oltre a evitare che i materiali finiscano in discarica, il sistema permette di ridurre dell’80% le emissioni di gas serra legate alla produzione del caprolattame, la materia prima da cui si ottiene il filo di nylon.
Oggi Aquafil è una realtà affermata nel mondo e un esempio di un nuovo modo di fare impresa ispirato alla sostenibilità e all’economia circolare.
Cosa c’è di nuovo
Risparmiare risorse, dare nuova vita a materiali altrimenti irrecuperabili, operare nel modo più efficiente per creare valore lungo la filiera e per il territorio: questi gli obiettivi che hanno fatto diventare Aquafil un punto di riferimento sulla sostenibilità a livello internazionale.
Sono aziende come questa, pioniere del binomio “innovazione e sostenibilità”, che fanno ben sperare per un futuro più sostenibile.